Gioia, il Consiglio di Stato ha dimostrato la legittimità della nomina del funzionario del settore Finanze e Tributi
redazione | Il 27, Feb 2013
Il ricorso del Comune ha illustrato la procedura che ha portato alla nomina della dott.ssa Scarcella, improntata a trasparenza assoluta
Gioia, il Consiglio di Stato ha dimostrato la legittimità della nomina del funzionario del settore Finanze e Tributi
Il ricorso del Comune ha illustrato la procedura che ha portato alla nomina della dott.ssa Scarcella, improntata a trasparenza assoluta
Nella giornata di ieri, il Consiglio di Stato, con ordinanza n.° 697/2013 – in accoglimento del ricorso presentato dal Comune di Gioia Tauro – ha disposto, con riferimento agli atti di nomina della dott.ssa Simona Scarcella a Responsabile del Servizio Finanziario, la riforma dell’ordinanza emessa dal TAR di Reggio Calabria lo scorso 19 dicembre 2012 e che, a seguito del ricorso presentato da Rosaria Saffioti aveva disposto la sospensiva.
Il Comune di Gioia Tauro, rappresentato e difeso dal Prof. Avv. Michele Salazar, ha dimostrato la piena legittimità degli atti che hanno portato alla nomina dell’avv. Scarcella a Funzionario apicale del Settore Finanze e Tributi del Comune, dimostrando inequivocabilmente la trasparenza, la legittimità e la correttezza dell’operato dell’Amministrazione Bellofiore.
Con ciò smentendo nelle sedi opportune – e al di fuori da attacchi personali e denigratori e in stile “far west” – tutte le accuse strumentali a una politica diffamatoria e irrispettosa delle regole elementari della dialettica civile.
Il ricorso del Comune di Gioia Tauro ha illustrato – con gli allegati documenti – la procedura che ha portato alla nomina della dott.ssa Scarcella, improntata a trasparenza assoluta. Procedura pubblica, trasparente, aperta a tutti i dipendenti in possesso dei requisiti previsti dalla legge. Atti e documenti che nessuno dei consiglieri dell’opposizione ha mai richiesto e visionato prima di procedere ad una campagna denigratoria che non ha risparmiato funzionari comunali chiamati – in assoluta legittimità – a svolgere ruoli e funzioni delicatissimi.
Il Consiglio di Stato, riconoscendo la sussistenza del fumus boni iuris dell’appello del Comune di Gioia Tauro , ha respinto l’istanza cautelare proposta in primo grado con riferimento agli ” atti che riguardano la dott.ssa Simona Scarcella”.
La verità alla fine trionfa. Il “Caso Scarcella”, con buona pace di chi ha lucrato sull’onestà e la correttezza altrui, è chiuso.