Gioia Tauro, convegno al “Pentimalli”: “Scuola e territorio un binomio fra criticità e prospettive” Si è trattato di un’esperienza convegnistica di straordinario spessore scientifico e culturale, da tempo pensata e fortemente voluta dal Prof. Domenico Pirrotta, un Dirigente Scolastico che continua a proporsi come portatore di una visuale pedagogica
L’Istituto Comprensivo 1 “Francesco Pentimalli” di Gioia Tauro continua a proporsi come una vera e propria realtà di promozione culturale, volta a concretizzare tutti gli interventi – di natura teorica e prassica – per assicurare da una parte la peculiarità e la qualità degli esiti dei processi formativi, dall’altra per tenere viva la capacità d’intercettare e valorizzare la diversità delle risorse sociali ed economiche presenti nel più ampio contesto territoriale di appartenenza. É in questa prospettiva di senso che si colloca la realizzazione di un incontro – dibattito sul significativo tema “Il rapporto tra scuola e territorio: un binomio tra criticità e prospettive, tenutosi nel pomeriggio di martedì 16 aprile presso l’Auditorium “Stella Maris” della Scuola dell’Infanzia e Primaria. Si è trattato di un’esperienza convegnistica di straordinario spessore scientifico e culturale, da tempo pensata e fortemente voluta dal Prof. Domenico Pirrotta, un Dirigente Scolastico che continua a proporsi come portatore di una visuale pedagogica – fatta di progettazioni aperte a nuovi assetti formativi – rinviante a un modello di consapevolezza e di sviluppo condiviso, a sua volta fondato su principi e su valori capaci di riconoscere e incoraggiare gli aspetti più qualificanti delle potenzialità di allievi e docenti. L’obiettivo di fondo del convegno – senz’altro pienamente raggiunto – è stato quello di richiamare l’attenzione su una delle questioni più attuali e al contempo più urgenti dell’orizzonte della ricerca pedagogica e, appunto per questo, della molteplicità dei saperi dell’educazione: vale a dire l’ideazione e la costruzione di un sistema educativo integrato e strutturalmente imperniato su un patto territoriale tra l’Istituzione scolastica e tutte le altre agenzie formative e di socializzazione presenti nel territorio: a partire dunque dalla famiglia, come pure dalle Istituzioni locali e dalle comunità ecclesiali e associazionistiche. L’incontro – moderato dal Vicepreside, Prof. Mario Dal Torrione – ha registrato la presenza di autorevoli e colti relatori, vale a dire la Professoressa Rossella Marzullo, Docente di Pedagogica sociale presso l’Università Mediterranea di Reggio Calabria, e l’Ingegnere Pasquale Papalia, Responsabile Commerciale della Medcenter Container Terminal (MCT) di Gioia Tauro. Gli interventi sono stati preceduti dai saluti istituzionali, a partire da quello proposto dal Preside Pirrotta, che ha opportunamente evidenziato i fondanti aspetti promozionali che hanno ispirato le ragioni del convegno, indicati più precisamente nell’urgenza di sollecitare forme di sviluppo a favore dell’interazione con tutte le realtà della società civile, nel tentativo di ricercare linee di coordinamento e d’integrazione a sostegno della crescita inclusiva e apprenditivamente liberante di tutta la popolazione scolastica. Importanti sono state anche le considerazioni del Sindaco della città di Gioia Tauro, Cap. Aldo Alessio, e dell’Assessore alla Cultura e all’Istruzione, Dott.ssa Carmen Moliterno, i cui interventi hanno evidenziato la feconda e consolidata sinergia che contraddistingue la collaborazione tra l’Istituzione Municipale e la Scuola “Pentimalli”, perché il diritto allo studio possa continuare a essere una risorsa strategica intellettualmente utile, non solo per il miglioramento dei percorsi di formazione, ma anche per la promozione di una cittadinanza attiva e socialmente impegnata. Alquanto sollecitante è stato anche l’intervento della Professoressa Rossella Marzullo, il cui ampio e articolato campo di analisi ha tra l’altro ricordato e approfondito il grande e sociotrasformativo valore della cultura – per il singolo e per la comunità – mentre in questo contesto la Scuola é stata indicata come l’Istituzione che più di qualunque altra si fa territorio, in modo particolare alla luce dell’alta e precipua funzione valoriale, che affida proprio a essa una rilevante responsabilità nel principio della formazione di un pensiero critico, come pure nella conoscenza e nell’utilizzo di strumenti d’interpretazione della realtà. La stessa Professoressa Marzullo ha voluto salutare non solo i docenti, ma in modo particolare la rappresentanza degli studenti presenti, rilevando la partecipativa compostezza e la costante attenzione. Ricco di spunti di natura socio – economica è stato pure l’intervento dell’Ingegnere Pasquale Papalia, che ha trattenuto l’attenzione del pubblico attraverso l’opportuno utilizzo di slide, consentendo agli argomenti trattati di trovare un sollecitante riscontro visivo, grazie al quale ha proposto un’approfondita descrizione di tipo tecnico e contestuale della straordinaria e imponente realtà del Porto di Gioia Tauro. Interessanti sono stati, al contempo, i riferimenti concernenti la strutturazione di dinamiche relazionali, da rilanciare con fiducia e a favore di una Scuola sempre più aperta all’imponente realtà infrastrutturale del porto, unitamente alla molteplicità delle istanze provenienti dalla complessità del suo territorio. Nel contesto dell’incontro è intervenuto il Prof. Mimmo Petullà – docente dell’Istituto “Pentimalli” – che ha organicamente proposto taluni punti di forza e di criticità contraddistinguenti il modello didattico/organizzativo ruotante intorno al nodale rapporto tra scuola e territorio. L’evento culturale si è concluso con le arricchenti considerazioni di alcuni allievi – frequentanti la classe 3° D e guidati dalla Professoressa e coordinatrice Daniela Gianesini – i quali hanno inteso indirizzare ai relatori, nella fattispecie alla Professoressa Marzullo e all’ingegnere Papalia, alcuni rilievi interrogativi a proposito dell’impatto della condizionante presenza della ‘Ndrangheta sulla dimensione economica e culturale della realtà portuale, e inoltre sulla pedagogia di don Lorenzo Milani, a fronte delle criticità della Scuola calabrese e di quella italiana.