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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 19 GENNAIO 2025

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Gioia Tauro, grande partecipazione al convegno “No alla violenza sulle donne 366 giorni l’anno”

Gioia Tauro, grande partecipazione al convegno “No alla violenza sulle donne 366 giorni l’anno”

| Il 19, Dic 2013

L’incontro, organizzato dalla Cgil, si è tenuto ieri a palazzo Fallara

di MARIA TERESA BAGALA’

Gioia Tauro, grande partecipazione al convegno “No alla violenza sulle donne 366 giorni l’anno”

L’incontro, organizzato dalla Cgil, si è tenuto ieri a palazzo Fallara

 

di Maria Teresa Bagalà

 

 

Ieri pomeriggio si è tenuto presso Palazzo Fallara a Gioia Tauro un interessante convegno organizzato dalla CGIL dal tema “No alla violenza sulle donne 366 giorni l’anno”.
Molte le donne presenti alla manifestazione. I lavori sono stati presieduti da Enzo Auddino Segretario generale SPI-CGIL di Gioia Tauro. Ad aprire il convegno è toccato invece a Carmela Melluso Segretaria SPI-CGIL Piana di Gioia Tauro e Responsabile del Coordinamento di Gioia Tauro.
Hanno poi fatto il loro intervento: Concettina Musolino Segretaria SPI-CGIL Calabria e Responsabile Regionale Coordinamento donne; l’attrice Daniela Agostino; la Psicologa Dott.ssa Elena Bagalà; il Segretario Generale CGIL Comprensorio Piana di Gioia Tauro Nino Costantino; la Cantastorie Francesca Prestia; il Sociologo – Dirigente Dipartimento Calabria AMS DOTT. Francesco Rao ed il Segretario Generale SPI – CGIL Calabria Vladimiro Sacco. Le conclusioni dei lavori sono state, invece, di Mina Cilloni Segretaria Nazionale SPI – CGIL – Responsabile Nazionale Donne.
Dalla discussione è emerso il fatto che il fenomeno della violenza sulle donne è in continua crescita; una violenza che in molti casi purtroppo sfocia in omicidio. Nel 70% dei casi gli assassini sono gli stessi uomini che queste donne amano o hanno amato e che non riescono a rassegnarsi alla fine della loro relazione d’amore. Fino a qualche tempo fa le donne avevano il terrore di denunciare ciò che subivano proprio all’interno delle mura domestiche, ancora oggi però la paura blocca molte di loro a compiere questo passo. La loro è la paura di non essere protette, paura degli sguardi della gente, paura di non essere credute. Ecco perché questi convegni devono essere utili, fare qualcosa di concreto per queste vittime di violenze e non rimanere delle vuote chiacchierate fini a se stesse.
C’è bisogno di centri di accoglienza che diano il giusto supporto medico – psicologico – legale a queste donne. Nella nostra zona esistono tanti edifici confiscati alla mafia, perché non adibire uno di questi proprio a centro di accoglienza per donne vittime di violenza?
Importante è poi la prevenzione. Una prevenzione che deve nascere in famiglia. Bisogna educare le giovani generazioni alla non violenza e al fatto che uomini e donne siano uguali, abbiano gli stessi diritti e la stessa dignità.
Si è parlato pure della responsabilità dello Stato che non dovrebbe tacere, ma dovrebbe dare un segnale forte davanti a questo triste fenomeno.