Gioia Tauro, ieri nella parrocchia di S. Ippolito Martire l’arrivo della reliquia di Papa Giovanni XXIII
redazione | Il 28, Apr 2014
Un grande momento di fede e commozione per tutta la comunità locale
di MARIA TERESA BAGALA’
Gioia Tauro, ieri nella parrocchia di S. Ippolito Martire l’arrivo della reliquia di Papa Giovanni XXIII
Un grande momento di fede e commozione per tutta la comunità locale
di Maria Teresa Bagalà
Un grande momento di fede e commozione si è vissuto ieri sera nella Parrocchia di Sant’ Ippolito martire di Gioia Tauro per l’arrivo della reliquia dell’ ormai Santo Papa Giovanni XXIII.
Come sappiamo il 27 aprile è stata una giornata storica per la Chiesa Cattolica, per la prima volta, infatti, due Papi viventi insieme hanno canonizzato due “grandi” Papi della nostra epoca: Gioavanni XXIII e Giovanni Paolo II. Una data importantissima che si è voluta far coincidere con l’evento gioiese.
Alle 19.00 Mons. Francesco Laruffa, parroco del Duomo della città, ha iniziato la celebrazione della messa solenne durante la quale ha pronunciato un’ omelia interamente dedicata al Papa “buono”. Un sermone che ha ricordato il carattere, i gesti, le azioni più significative del Pontefice. Don Laruffa ha poi ripetuto il famoso “discorso alla luna” pronunciato da Giovanni XXIII in occasione dell’ apertura del Concilio Vaticano II, da lui fortemente voluto, ed ancora ha raccontato, attingendo dalle testimonianze di coloro che erano presenti, gli ultimi istanti della sua vita terrena.
Al termine della santa messa ha fatto il suo ingresso in chiesa il Vescovo della Diocesi S.E. Mons. Francesco Milito, accompagnato dal suo segretario e dal Vice Parroco della Parrocchia di Sant’ Ippolito don Elvio Nocera recante in mano la reliquia coperta.
Il Vescovo ha subito salutato i presenti ed ha detto che stava per compiere ciò che aveva promesso alla parrocchia della città del Porto lo scorso mese di luglio quando, in occasione dell’ inaugurazione della statua del Papa dopo il restauro avvenuto ad opera del maestro Cosimo Allera, si era impegnato a donare a questa una reliquia appartenuta al Santo Padre. La decisione del dono, egli ha spiegato, è dovuta al fatto che Papa Roncalli rappresenta un po’ il secondo protettore del Duomo, sia per la sua statua posizionata sul sagrato già dal lontano 1975, sia per il fatto che la parrocchia è stata da sempre attenta e pronta ad attuare le decisioni del Concilio.
Milito quindi ha spiegato che la reliquia, di tipo “ex indumentis”, opportunamente collocata dentro una teca, consiste in un lembo di tessuto di un abito appartenuto a Giovanni XXIII. Si tratta di un oggetto personale appartenuto al Vescovo, che gli è stato regalato nel 1992 quando era ancora sacerdote nella diocesi di Rossano. Dopo queste parole il cimelio è stato finalmente scoperto e mostrato ai presenti i quali hanno a lungo applaudito. Infine il Vescovo ha consegnato l’oggetto sacro nelle mani del parroco ed i fedeli, in fila, hanno potuto così avvicinarsi all’ altare per baciarlo.
Unica nota dolente della serata è stata che, a causa della pioggia, al termine del bacio non si è potuta svolgere la fiaccolata fino all’ ospedale della città anch’ esso intitolato a Papa Roncalli. Una processione che però è stata non annullata, ma per il momento soltanto posticipata in attesa di migliori condizioni metereologiche.