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TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 04 DICEMBRE 2024

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Gioia Tauro, il questore incontra i calciatori della Gioiese Daspo revocato dopo aver preso atto della raggiunta consapevolezza, da parte dei ragazzi, dell’errore commesso

Gioia Tauro, il questore incontra i calciatori della Gioiese Daspo revocato dopo aver preso atto della raggiunta consapevolezza, da parte dei ragazzi, dell’errore commesso
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di Domenico Latino

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GIOIA TAURO – Una straordinaria manifestazione di legalità, ieri pomeriggio, in occasione dell’incontro tra il Questore di Reggio Calabria, dott. Raffaele Grassi e i 19 giovani calciatori della Gioiese raggiunti da provvedimento Daspo lo scorso 12 febbraio, a seguito di alcuni incidenti verificatisi nel corso della partita contro la Cittanovese. Per loro, in questi giorni, è giunta inaspettata la revoca della misura decisa in autonomia dal massimo dirigente dopo aver preso atto della raggiunta consapevolezza, da parte dei ragazzi, dell’errore commesso. All’interno della ludoteca della Chiesa di Maria Santissima di Porto Salvo, erano presenti tutti i suoi collaboratori, i funzionari della Polizia di Stato, i vertici e gli agenti del locale Commissariato ma anche i genitori dei ragazzi, particolarmente commossi, e don Gianni Gentile, il parroco da sempre vicino ai giovani che si è fatto promotore delle istanze dei 18 “puniti”, su impulso di un papà (il consigliere delegato allo sport, Parrello) ottenendo, grazie al capo della divisone Anticrimine, Aldo Fusco, un primo incontro con il dott. Grassi, insieme a una rappresentanza della squadra. “In questi 9 mesi si sono purificati, in loro vedevo il disagio di chi è privato di una grande passione – ha evidenziato. Anch’io sono pieno di gioia ma non dimentichiamoci di ciò che si legge varcando le soglie della Questura: “guidati dalla legge viviamo in libertà”. Il dott. Grassi ha parlato vicino ai ragazzi: “se sono qui – ha esordito – è perché l’ho voluto fortemente. Per manifestare, a fronte dell’invito del vostro parroco, un segno di grande apertura verso questa comunità in una terra così difficile. Posso ben comprendere le angosce di tutti voi – rivolgendosi ai genitori – nel vedere i vostri figli sofferenti. Li ho incontrati e si sono detti “pentiti” per quanto fatto: di fronte a un’affermazione di questo tipo non ho potuto non aderire alle loro richieste. Ho scelto di riconoscere loro il desiderio di continuare a praticare lo sport come attività di affermazione di valori. È la più bella serata da quando sono a Reggio: – ha concluso – un forte segno di legalità che spero sia da esempio per i giovani, germoglio di una nuova società”. Grande la gratitudine da parte dei genitori: “per noi è stato difficile – ha sottolineato una mamma – il gesto che lei ha fatto supera tutte le nostre aspettative: ha dato ai nostri ragazzi un’altra possibilità”. La cerimonia è continuata con la consegna delle revoche ai ragazzi mentre i genitori hanno fatto dono al Questore di un’effigie raffigurante la Madonna di Porto Salvo.