Gioia Tauro, il sindaco Scarcella “ferma opposizione al vincolo di inedificabilità imposto dall’autorità di bacino” "L'autorità di Bacino Distrettuale dell'Appennino Meridionale, con propria delibera numero 2 del 24 ottobre 2024, ha adottato un piano di mitigazione del rischio idrografico e di alluvioni per la Regione Calabria che di fatto annienta e distrugge l'economia di interi territori"
redazione | Il 22, Nov 2024
“L’autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Meridionale, con propria delibera numero 2 del 24 ottobre 2024, ha adottato un piano di mitigazione del rischio idrografico e di alluvioni per la Regione Calabria che di fatto annienta e distrugge l’economia di interi territori”.
Con queste parole Il sindaco di Gioia Tauro, avvocato Simona Scarcella, annuncia la più ferma delle opposizioni ad un vincolo che ha già allarmato gravemente tutte le associazioni professionali dei geologi, dei tecnici, dei costruttori e di tutto quell’apparato economico che ruota attorno al sistema edilizio calabrese. ” Abbiamo appreso dalle numerose segnalazioni che ci sono pervenute dagli ordini professionali di geologi, architetti e ingegneri, che l’autorità di bacino dell’Appennino meridionale, senza alcuna interlocuzione con i territori, ha adottato un piano di stralcio di bacino per la mitigazione del rischio di alluvioni che nei comuni della Calabria, e in maniera imponente nel comune di Gioia Tauro, impone un vincolo di inedificabilità assoluta sulla quasi totalità del territorio comunale. Tale scelta evidenzia macroscopiche anomalie tecnico interpretative e valorizza un inesistente significato precauzionale in termini di rischio.
Le mappe e le cartografie allegate alla delibera appaiono assolutamente inadeguate e descrivono in maniera errata le condizioni idrogeologiche e idrauliche del territorio comunale. Basti pensare che il vincolo di inedificabilità si estende a zone della città totalmente escluse da ogni forma di rischio come la statale 18 e tutta la zona adiacente all’ospedale cittadino.
Ma non solo. Il vincolo colpisce e impedisce l’inedificabilità anche in zone interessate da finanziamenti del PNR R. Paradossalmente a Gioia Tauro non potremmo realizzare opere imponenti come il “parco dei cardi” che si trova in una zona coperta da vincolo di assoluta inedificabilità. Con gravissimo nocumento economico per l’ente. L’inadeguatezza del Piano redatto e dei vincoli posti in essere, secondo analisi che i nostri tecnici comunali hanno considerato non riferibili al reale assetto idraulico e topo morfologico del territorio, costituiscono elementi tesi ad infliggere ripercussioni significative e negative sia sul tessuto urbanistico , ma soprattutto sulla situazione economica del nostro territorio comunale che verrebbe messo in ginocchio. In pochi giorni siamo stati letteralmente assaliti dalle legittime preoccupazioni di numerosi cittadini che, avendo acquistato terreni liberi da vincoli per l’edificazione, in qualche giorno si sono trovati a dover perdere investimenti economici rilevanti che avrebbero portato ricchezza e beneficio l’intero territorio. Abbiamo verificato che questa situazione non riguarda solo il comune di Gioia Tauro ma tutti quanti i comuni della Calabria e in maniera pesantissima i comuni della fascia Ionica. Va da sé che l’amministrazione comunale di Gioia Tauro non soltanto presenterà le osservazioni tecniche a tali deliberazione ma si opporrà con tutte le forme di legge innanzi al giudice amministrativo per impedire che un provvedimento gravemente lesivo dei diritti e dell’economia dei calabresi sia portato avanti. Pur restando prioritario l’interesse alla tutela idrogeologica del territorio e soprattutto alla tutela dell’incolumità dei cittadini, non accetteremo vincoli ingiusti e scellerati, ma soprattutto vincoli non legati da alcuna forma di valutazione rispondente alla realtà morfologica dei luoghi, fra l’altro imposti senza alcuna interlocuzione politica e tecnica” .
Gli uffici tecnici del comune di Gioia Tauro stanno predisponendo tutte le relazioni di opposizione e congiuntamente tutti gli atti necessari ai fini di predisporre, in caso di esito negativo, le necessarie opposizioni al tribunale amministrativo regionale.
” Auspico che tutti i sindaci calabresi, in particolare tutti i sindaci della piana di Gioia Tauro, facciano fronte comune per instaurare una class action, che faccia levare una voce unanime rispetto a delle scelte che noi riteniamo arbitrarie perché assolutamente prive di fondamento tecnico e normativo.”
Il sindaco di Gioia Tauro avvocato Simona Scarcella.