di Domenico Latino
GIOIA TAURO – Spiccava al riflesso del sole settembrino di domenica pomeriggio la maestosa struttura in legno lamellare e coibentato che dopo mesi di certosino lavoro si staglia sopra la tribuna dello stadio Polivalente “P. Stanganelli” di contrada Lacchi. Mentre a bordo campo risaltavano ancor di più la gioia, i sorrisi e gli abbracci dei tanti ragazzi disabili arrivati da tutta la Piana. Una bella giornata di festa, all’insegna dei valori dello sport e della solidarietà quella trascorsa insieme alle associazioni che hanno promosso la partita di beneficenza “dipinta di blu”, manifestazione organizzata in occasione del taglio del nastro per l’inaugurazione di un’opera attesa da tempo: la tanto agognata copertura del settore centrale del megaimpianto, fino alla scorsa stagione una delle invalicabili roccaforti del campionato interregionale di serie D in cui militava la Nuova Gioiese, prima squadra della città oggi purtroppo decaduta nelle paludi dei campionati minori per problemi economici. Ironia della sorte, in mezzo alla splendida cornice di pubblico presente sugli spalti mancavano all’appello proprio i tifosi viola, tra i più agguerriti nel reclamare negli anni un simile intervento strutturale, i quali hanno scelto di seguire in massa la trasferta dei propri beniamini impegnati in Coppa Italia nella vicina Rosarno lasciando al Polivalente il proprio striscione rappresentativo. La società ha invece fatto pervenire un comunicato di vicinanza. Alla cerimonia hanno preso parte diverse autorità civili, militari e religiose: tra gli altri, il sindaco, Giuseppe Pedà; il comandante provinciale dei VVF di Vibo, Giuseppe Bennardo; una delegazione della Capitaneria di Porto di Gioia Tauro; gli assessori Vazzana e Cutrì; i consiglieri di maggioranza Parrello e Cavallaro; il nuovo parroco della chiesa “tenda” “San Gaetano Catanoso”, don Giovambattista Tillieci e don Gianni Gentile, sacerdote della parrocchia “Maria SS di Porto Salvo” che ha officiato il breve rito della benedizione. Subito dopo, via al calcio d’inizio del quadrangolare tra la nazionale medici, la rappresentativa regionale dei Vigili del fuoco, l’ordine dei giornalisti Calabria e la compagine di Impresa Italia srl, la ditta esecutrice, coadiuvata da alcuni calciatori del “Real Gioia”, l’altra squadra cittadina, agli ordini di mister Pino Ficarra. Durante i ripetuti intervalli hanno avuto modo di esibirsi anche i bambini categoria “Esordienti” provenienti da Vibo e Taurianova e della stessa “Real Gioia”. L’evento, patrocinato dal Comune, è stato sponsorizzato dall’azienda che ha eseguito i lavori che, a quanto pare, non è nuova a questo tipo di iniziative nel sociale ma già da anni grazie all’impegno del suo a.d., l’ingegnere reggino Nunzio Foti, opera a scopi umanitari nel territorio del Centro Africa. Per la cronaca, ad aggiudicarsi il torneo sono stati i camici bianchi superando in finale “Impresa Italia” ai rigori ma la vera partita è stata vinta dalla fantastica sensibilità dei ragazzi “speciali” con le associazioni di volontariato organizzatrici che li assistono quotidianamente: “TMA Calabria”, “Prendiamoci per mano ASD”, “Piccoli grandi Grisù Onlus”, nata da genitori all’interno del comando VVF che hanno figli portatori di handicap. A bordo campo, insieme a loro anche altre splendide realtà locali come “Regalami un sorriso Onlus”, “Gli angeli di Pollicino”, la contagiosa allegria degli animatori dell’associazione clown terapia “Nasi rossi con il cuore” di Rosarno, Amnesty International, sezione di Palmi e tanti altri operatori del terzo settore. L’incasso servirà all’acquisto di due altalene per disabili da collocare nella Piana e nel vibonese. “Lo stadio non deve essere luogo ludico per pochi ma spazio di partecipazione – ha rimarcato il primo cittadino Pedà. L’impianto arriva al completamento nel segno della continuità perché nel tempo ha avuto varie evoluzioni: la copertura e i posti a sedere permetteranno di organizzare eventi importanti. Stiamo inoltre per bandire una gara d’appalto di 350mila euro per metterlo definitivamente a norma come da prescrizioni, con possibilità di capienza maggiore”. Un plauso alla comunità sociale e alle associazioni di volontariato per aver accolto l’invito arriva anche dall’ingegnere Foti il quale ha chiesto all’Amministrazione di trasformare l’evento in un appuntamento a cadenza fissa: “la struttura è polivalente – ha evidenziato – può offrire altri spazi. Lo sport è il migliore strumento per tirare fuori dalla strada i giovani e allontanarli da un contesto di criminalità organizzata ma occorre reperire i fondi necessari”. Intanto, la giornata volge al termine con tinte di blu, “il colore del risveglio e della sicurezza – come ha spiegato la responsabile TMA Calabria, Angela Foti. Spesso il non conoscere ci fa paura e le famiglie vivono sempre più l’incubo di ciò che accadrà “dopo di loro” – ha aggiunto – perciò è necessario sensibilizzare l’opinione pubblica: il blu può essere cielo sereno o mare in tempesta”. Domenica è stato cielo sereno.