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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 24 NOVEMBRE 2024

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Gioia Tauro, Istituto Tecnico “Severi” rivendica nuovi spazi Docenti e alunni in stato d’agitazione. Esternati disagi e preoccupazioni alle Istituzioni

Gioia Tauro, Istituto Tecnico “Severi” rivendica nuovi spazi Docenti e alunni in stato d’agitazione. Esternati disagi e preoccupazioni alle Istituzioni
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di Domenico Latino

GIOIA TAURO – Mille studenti in più negli ultimi cinque anni, 17 nuove prime classi ai nastri di partenza, laboratori adibiti ad aule, tre plessi distaccati, un’altra sede provvisoria, quella di via Trento, in attesa di essere consegnata e un progetto di ampliamento, per il quale la Provincia ha acceso un mutuo, ancora fermo alle fasi iniziali.

L’Istituto Tecnico “Severi”, suo malgrado, paga inesorabilmente il boom di iscritti con il collasso degli spazi disponibili e rivendica ancora una volta provvedimenti e date certe entro cui ripristinare una situazione diventata ormai insostenibile. Dopo il confronto dei giorni scorsi con il presidente Raffa, ieri mattina docenti e alunni in stato d’agitazione hanno incontrato in Auditorium il sindaco Giuseppe Pedà esternando disagi e preoccupazioni. Durante l’assemblea, il preside Gelardi ha esposto al primo cittadino le diverse esigenze dei ragazzi rimarcando la necessità di usufruire al più presto di nuovi locali, soprattutto per ripristinare le aule laboratorio, vero punto di forza di una scuola attestatasi da tempo come eccellenza nel panorama nazionale, e analizzando le grosse problematiche riguardo ai collegamenti.

“Con la crescita esponenziale delle iscrizioni – ha spiegato il dirigente – l’Istituto non ha più la ricezione adeguata per un’utenza in forte espansione”. Oggi, la scuola conta circa 1400 alunni (cinque anni fa erano appena 350), dislocati tra il plesso centrale e le altre tre sedi distaccate, sempre in città, ma distanti anche due chilometri. “Pertanto, sia gli alunni per l’utilizzo dei laboratori che i professori nel cambio dell’ora – ha evidenziato Gelardi – registrano difficoltà enormi. Abbiamo infatti docenti che vengono addirittura da Messina o da Cosenza. La situazione è stata segnalata in ordine di tempo tutti gli anni con delle lettere, posta certificata e quant’altro agli organi preposti, sia Comune che Provincia: le Istituzioni hanno cercato di venirci incontro però mai pensando in grande, piuttosto si sono sempre cercate soluzioni tampone. La scuola, viceversa, deve essere vivibile in base al numero degli alunni che ha”.

Avete pensato a delle soluzioni definitive? “Io sono un preside – ha precisato Gelardi – pertanto ho messo a disposizione le professionalità della scuola: quindi, i geometri del quinto anno più tutti gli ingegneri, ne abbiamo tantissimi, per redigere proposte costruttive, come l’abbattimento di alcuni plessi con la ricostruzione in deroga a quella che è la normativa vigente trattandosi di utilità pubblica o l’individuazione di un’area nuova dove realizzare entro il 2020 un edificio a misura di alunno”. Da parte sua, il sindaco Pedà ha promesso battaglia: “ho avuto il piacere di stare con i ragazzi in assemblea, durante la quale abbiamo capito che oggi più che mai questo Istituto necessita di un’infrastruttura adeguata. Mi hanno chiesto di stare insieme a loro in un percorso che deve portare a una soluzione nell’immediato, rispetto a chi ha le competenze poi si vedrà. Da oggi, sono anch’io uno studente del “Severi” – ha concluso – lavorerò per renderlo adatto alla più grande popolazione studentesca della Calabria, non resteranno soli”.