Gioia Tauro, Pedà: “Non indietreggio di un millimetro” Il primo cittadino gioiese ritorna sulle polemiche delle ultime settimane durante la presentazione della stagione teatrale - GUARDA IL SERVIZIO
di Domenico Latino
GIOIA TAURO – L’assessore alla Cultura di Gioia Tauro Francesco Toscano, sulla scia del successo dello scorso anno, ha indetto una conferenza stampa per presentare la stagione teatrale 2016/17. Il cartellone consta di sette spettacoli, il primo dei quali è previsto per il 21 di novembre, quando la compagnia di Corrado Abbati porterà in scena la “Principessa Sissi”. Chiude a Marzo Pannofino con la commedia brillante “I suoceri Albanesi”. Nel mezzo, oltre ai ritorni di Guarneri (“L’Avaro” di Moliere) e Izzo (“Bello di Papà”), è previsto anche l’arrivo di Paola Quattrini (“Camera con Vista”), di Buccirosso (“Il divorzio dei compromessi sposi”) e del duo Pecci/Crippa (“Amleto”). Una stagione oggettivamente di alto livello, che unisce commedie a capolavori impegnati.
L’assessore Toscano ha poi indicato le priorità: “Il nostro obiettivo è quello di agevolare la riuscita di una rivoluzione culturale che cambi radicalmente la percezione stessa della nostra realtà. Vogliamo attrarre eccellenze e curare non solo i bisogni materiali della nostra società ma anche quelli dello spirito, perché una civiltà è tale nella misura in cui si abitua a respirare atmosfere che valorizzano tutto ciò che è bello e che è nobile. La cultura non può cedere il passo alla demagogia o peggio alla barbarie”. Toscano ha infine sottolineato come sia possibile finanziare buona parte di una stagione teatrale così importante per mezzo degli incassi, abolendo la pratica dei biglietti omaggio e rifiutando privilegi (“pagano tutti l’ingresso, sindaco e assessori compresi”). A fianco dell’Assessore Toscano presente il sindaco Pedà, scelta sicuramente non casuale viste le ultime polemiche che, scaturite da un banale articolo, oramai si trascinano incredibilmente da quasi due mesi.
Il dibattito si poi perciò spostato sull’attualità politica e il sindaco Pedà ha detto parole chiare e perentorie: “La Rivoluzione culturale la porteremo a termine nonostante gli ostacoli. Gioia Tauro sta offrendo di sé una immagine diversa e migliore rispetto al passato; tante eccellenze della società civile incoraggiano e silenziosamente accompagnano il nostro sforzo per il cambiamento. Magistrati e uomini delle forze dell’ordine, insieme a tanti intellettuali interloquiscono con noi perché sanno che oggi è possibile aprire una pagina di progresso. Io non indietreggio di un millimetro perché sento di avere la fiducia del popolo e delle istituzioni”.
Pedà ha poi annunciato di avere avviato le pratiche per il conferimento in consiglio comunale della cittadinanza onoraria al Maggiore dei Carabinieri Francesco Cinnirella, che ha appena lasciato Gioia Tauro dopo alcuni anni costellati da importanti successi sul fronte della lotta alle mafie (“un uomo che non solo ha portato a termine operazioni difficilissime ma che è sempre stato attivo sul fronte umanitario in maniera riservata”).
Per i lavori al fiume Budello Pedà ha detto di aver deliberato un protocollo aggiuntivo con “Calabria Verde”, ente che ha fatto venire per i lavori la ditta Saffioti di Palmi, spesso emarginata perché il titolare si è ribellato alla ‘ndrangheta. “Se queste cose iniziano a dare fastidio io non ci posso fare niente. Il mio giudice è il popolo che mi ha affidato un consenso ampio e un mandato chiaro. Me ne andrò solo quando lo dirà il popolo. Tutto quello che faccio può essere valutato dalla pubblica opinione perché avviene alla luce del sole: io non presenzio ad incontri riservati nelle case di questo o quello ma parlo con tutti nelle opportune sedi istituzionali”.