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TAURIANOVA (RC), GIOVEDì 16 GENNAIO 2025

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Gioia Tauro, presentate le osservazioni del Comune di Gioia Tauro al piano stralcio per la mitigazione e la gestione del rischio di alluvioni La presentazione di questo progetto ha determinato negli scorsi mesi un forte movimento di opposizione da parte di tutte le associazioni dei sindaci calabresi

Gioia Tauro, presentate le osservazioni del Comune di Gioia Tauro al piano stralcio per la mitigazione e la gestione del rischio di alluvioni La presentazione di questo progetto ha determinato negli scorsi mesi un forte movimento di opposizione da parte di tutte le associazioni dei sindaci calabresi

| Il 15, Gen 2025

Il sindaco di Gioia Tauro, avvocato Simona Scarcella, in data odierna ha presentato all’autorità di bacino Distrettuale dell’Appennino meridionale le osservazioni del comune di Gioia Tauro al progetto di piano stralcio per la mitigazione e la gestione del rischio di alluvioni.
La presentazione di questo progetto ha determinato negli scorsi mesi un forte movimento di opposizione da parte di tutte le associazioni dei sindaci calabresi.
” Le nostre osservazioni si fondano sia su contestazioni di carattere normativo sia su considerazioni espressamente tecniche. Indubbiamente la procedura amministrativa adottata e che ha portato all’approvazione del Piano non ha attivato le procedure di consultazione con gli stakeholder e gli enti locali finalizzate a garantire adeguate forme di pubblicità e di partecipazione dei territori interessati dal provvedimento” afferma il sindaco Scarcella” E infatti una contestazione che si eleva all’unanimità da parte di tutti i comuni quella di non essere stati auditi preliminarmente, e con gli ampi termini previsti dal decreto legislativo numero 152 del 2006 ( decreto ambiente), da parte dell’autorità di bacino. Anche i termini per le osservazioni, stabiliti per legge in sei mesi, non sono stati rispettati. Ma al di là di quelle che sono le questioni di carattere procedurale i tecnici dell’ente hanno espresso una serie di censure dettagliate sulle rilevazioni che hanno portato all’adozione del progetto. L’imposizione di un vincolo di inedificabilità spalmato sull’intero territorio comunale, compresa la porzione relativa alle arie industriali prospicienti al porto di Gioia Tauro, è completamente scevra da ogni valutazione è caratterizzata dall’assenza di perimetrazioni tra zone esondabili ricavate dal modello idraulico e zone allagabili per precipitazione diretta, rendono inaccettabili tali prescrizioni. Alcune delle zone sottoposte a vincolo non risultano mai essere interessati ed episodi di esondazione o di allagamento neppure in caso di eventi atmosferici di natura eccezionale né tantomeno sono stati richiesti interventi di carattere idrogeologico o di supporto da parte della protezione civile. Le prescrizioni appaiono pertanto assolutamente errate”
Il sindaco Scarcella tiene inoltre a rimarcare come l’applicazione immediata delle misure di salvaguardia stia recando un pregiudizio economico fortemente impattante e capace di generare un rischio irrecuperabile per il Comune di Gioia Tauro ” l’impossibilità di introitare i contributi per Bucalossi, l’impossibilità di procedere all’acquisizione dei finanziamenti pubblici per la realizzazione di opere strategiche rilevanti anche ai fini dello sviluppo dell’area retro portuale con tutto ciò che ne discende in termini di posti di lavoro e di indotto per il commercio e per l’edilizia, l’impatto sulla riscossione dei tributi comunali, il fatto che già da questo mese di gennaio il comune comincia a risentire di una fortissima contrazione delle entrate, sono tutti elementi che per il caso di mancata sospensione delle misure di salvaguardia, richiesta nelle more della revisione del Piano, imporranno lente di effettuare le segnalazioni alla procura della Corte dei Conti” .
La definizione della problematica relativa al piano stralcio di bacino, che riguarda tutta la Calabria, ha un effetto di forte compromissione degli interessi economici del territorio di tutta la Piana in considerazione del fatto che Gioia Tauro è la seconda città della provincia di Reggio Calabria, ma soprattutto considerato che l’ap posizione di questi vincoli di fatto sacrifica e distrugge l’intera possibilità di sviluppo delle aree portuali e retro portuali. Un danno incalcolabile per tutta l’economia del sud Italia.
“Sono fiduciosa che l’autorità di bacino, sempre nel rispetto dei vincoli di legge posti a tutela della pubblica incolumità, sospenda l’efficacia temporanea delle misure di salvaguardia e riapra un tavolo di studio, fra l’altro previsto dalla vigente normativa e mai attuato, per rivedere integralmente quelle che sono le prescrizioni imposte al territorio. Stiamo valutando la predisposizione ad un ricorso al tribunale amministrativo regionale per il caso di mancato riscontro positivo alle osservazioni che abbiamo presentato, conosci dell’impossibilità di sottoporre il comune di Gioia Tauro ha un rischio era reale e di default assolutamente insostenibile”.