GIOIA TAURO – Si è svolta nei giorni scorsi, all’interno del centro di PMA “Gatjc”, la prima riunione della sezione regionale del SIRU (società italiana della riproduzione umana). All’incontro hanno partecipato tutte le figure professionali che si occupano di medicina della riproduzione e, in particolare, i principali operatori che orbitano nel settore della cura dell’infertilità in Calabria (biologi, embriologi, ginecologi, andrologi, psicologi, ostetriche, infermieri, genetisti).

Diverse e di sicuro interesse le tematiche affrontate: dalla tutela della fertilità di coppia all’ “abolizione” della migrazione sanitaria con conseguente necessità di garantire competenza e assistenza ai pazienti calabresi nella loro stessa regione, passando dai nuovi LEA (livelli essenziali di assistenza) e dalla necessità di istituire un Consiglio direttivo a livello nazionale. Gli associati SIRU hanno inoltre programmato un successivo incontro, che si svolgerà il prossimo 26 maggio a Lamezia, per il raggiungimento degli obiettivi stabiliti. La SIRU nasce il 29 Aprile 2017 a Roma, riunendo le varie anime della medicina della riproduzione e vanta già oltre 800 iscritti ponendo al centro dell’attenzione la salute riproduttiva della coppia. Obiettivo comune è infatti la tutela della coppia infertile che affronta un difficile percorso, troppo spesso irto di ostacoli.

I LEA prevedono la PMA (procreazione medicalmente assistita) tra le prestazioni da garantire su tutto il territorio nazionale e la SIRU Calabria si prefigge di tutelare le coppie garantendo competenze professionali e assistenza, anche al fine di ridurre l’emigrazione sanitaria, fonte di disagio umano oltre che di spesa diretta e indiretta sia per la coppia che per l’ente regionale, e di riuscire a soddisfare il desiderio di diventare genitori anche in Calabria. La SIRU Calabria è aperta alla collaborazione con le associazioni di pazienti e di altri gruppi di professionisti per potenziare conoscenze, trasparenza e sviluppo del settore della PMA.