Gioia Tauro, primo appuntamento con “Italia Unita” Ospite il noto giornalista Giovanni Fasanella che ha parlato dei suoi libri: “Il golpe inglese” e “Colonia Italia”
di Caterina Sorbara
Si è tenuto ieri sera a Gioia Tauro, il primo appuntamento di “Italia Unita”, soggetto politico presentato qualche settimana fa da Francesco Toscano e Mimmo Pirrotta. Ospite il noto giornalista Giovanni Fasanella che ha parlato dei suoi libri: “Il golpe inglese” e “Colonia Italia”. L’incontro si è aperto con i saluti di Mimmo Pirrotta che, si è soffermato sul particolare momento che il paese sta attraversando, si registra un allontanamento dalla politica e uno scollamento tra politica e società.
Pirrotta, ha sottolineato che il nuovo partito sta dialogando con tutti quelli che mettono al primo posto l’uomo. Da Gioia Tauro sta partendo una rivoluzione culturale che abbraccerà tutto e tutti. Subito dopo l’on. Giuseppe Graziano, ha ribadito l’importanza dell’iniziativa che registra la presenza di un importante giornalista che si è occupato di tante inchieste importanti. Italia Unita è un partito che si propone di cambiare lo stato delle cose, risolvendo problemi importanti come la povertà e la disoccupazione che, al Sud sono più accentuate. E’ importante che alle nuove generazioni venga lasciato un mondo migliore. A seguire Francesco Toscano ha sottolineato che il partito si propone un percorso volto al cambiamento delle coscienze, facendo diventare Gioia Tauro un centro di cultura, dove saranno ospitate tutte le eccellenze dei vari capi delle arti e dei saperi.
Nel parlare dei suoi libri, Giovanni Fasanella, ha spiegato che si tratta di un lungo lavoro di ricerca che lo ha portato fino a Londra. “Colonia Italia “ è stato pubblicato con la collaborazione dell’archivista Mario Josè Cereghino e affronta appunto l’ingerenza britannica nell’Italia del dopoguerra e non solo, offrendo notevoli spunti affinché si cerchi di orientare al meglio la bussola in un’epoca in cui il pavimento rischia di girare un po’ troppo sotto i nostri piedi. Il libro nasce sulla base di nuovi documenti trovati negli archivi di Londra e sviluppa un punto sfiorato nel “Golpe inglese”: il tentativo da parte britannica di condizionare il corso della politica italiana attraverso il controllo dei mezzi di comunicazione di massa. Il suo interesse per i rapporti tra Inghilterra e Italia, è nato oltre 15 anni fa, quando iniziò i a frequentare gli archivi della Commissione parlamentare Stragi, allora presieduta da Giovanni Pellegrino. Spulciando tra quelle carte, trovò alcuni documenti che non erano mai stati presi seriamente in considerazione. Erano interessanti, perché disegnavano, sia pure in modo ipotetico, un contesto internazionale del terrorismo rosso e nero molto diverso dalle vulgate tradizionali: quello della “guerra mediterranea” tra paesi amici ed alleati per il petrolio nordafricano e mediorientale. Da allora, non ha mai mollato questa pista, l’ha approfondita sempre più, arrivando a Londra, grazie anche al contributo di Mario Josè Cereghino.
Negli archivi di Stato di Kew Gardens abbiamo trovato le conferme documentali delle ipotesi formulate in quei documenti della commissione Pellegrino. Nella sua lunga disamina, fasanella ha sottolineato anche che, il problema storico dell’Italia è la formazione di una buona classe dirigente. Alla fine, molti sono stati gli interventi da parte del numeroso pubblico presente.