Gioia Tauro, stop a sciopero portuali: a Roma prima fumata bianca Piano degli esuberi da redifinire. Si è anche stabilito che il ministero svolgerà il ruolo di facilitatore nel dialogo tra le parti e tra le linee di azione è stata decisa la riattivazione del tavolo di coordinamento dell’Apq
ROMA – Una prima fumata bianca dalla capitale per la vertenza esuberi relativa al porto di Gioia Tauro. Le organizzazioni sindacali hanno deciso di sospendere lo sciopero dopo l’incontro che si è tenuto ieri al ministero delle Infrastrutture e dei trasporti con Graziano Delrio.
Alla riunione, presieduta dal capo di gabinetto del ministero erano presenti i rappresentanti di Filt Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl mari e porti, Sul, dell’Autorità portuale, del ministero del Lavoro, della Prefettura di Reggio Calabria e della Medcenter.
Si è stabilito che il ministero svolgerà il ruolo di facilitatore nel dialogo tra le parti e tra le linee di azione è stata decisa la riattivazione del tavolo di coordinamento dell’Apq con la presenza delle parti sociali e l’attivazione di un tavolo bilaterale i cui incontri si dovrebbero concludere entro il 15 maggio, tra il governo e le organizzazioni sindacali e il governo e l’azienda.
Al tavolo bilaterale si dicuterà sul numero dei lavoratori da collocare in Agenzia e sulla necessità di adottare metodi trasparenti per la valutazione dei criteri con cui saranno individuati gli esuberi. Saranno infine richiesti alla “Medcenter” chiarimenti sulla rendicontazione che ha portato alla decisione di quantificare in 400 unità il numero dei lavoratori in esubero. A Porta Pia, sede del ministero, erano arrivati dallo scalo gioiese 250 portuali a seguire la vertenza sindacale.