Gioia Tauro, tra abbandoni, promesse, visite istituzionali, l’Ospedale continua a rimanere chiuso L'Amministrazione Gioiese non può vivere di passerelle, slogan e raccolta firme, ma deve pretendere di essere parte integrante della progettualità che è lo strumento per la risoluzione delle "problematiche" che attanagliano una comunità allo stremo
DI CLEMENTE CORVO
In riferimento alla visita di ieri 20 gennaio, del nostro Governatore Roberto Occhiuto presso l’ Ospedale di Gioia Tauro, abbiamo Intervistato il Consigliere Comunale dimissionario di FRATELLI D’ITALIA di Gioia TAURO LINO CANGEMI, si è così espresso: Apprendiamo che ieri il Governatore della Calabria Occhiuto ha fatto un giro di perlustrazione in quel che rimane degli Ospedali della Provincia di Reggio Calabria, visitando anche il nostro nosocomio.
Sicuramente la notizia regala qualche bagliore di speranza, ma personalmente credo sarebbe stato “giusto” avvisare la massima autorità cittadina.
Anche se accompagnato dal sub commissario alla sanità Esposito, dal commissario dell’Asp di Reggio Calabria Scaffidi, e dal direttore sanitario Minniti, la presenza del nostro Primo Cittadino sarebbe stata di fondamentale importanza per descrivere la drammatica cronostoria che vede la seconda città dopo Reggio Calabria sprovvista di una struttura ospedaliera. Se aggiungiamo che la stessa città ospita il più grande scalo merci d’Italia, allora la cronostoria diventa aberrante.
L’Amministrazione Gioiese non può vivere di passerelle, slogan e raccolta firme, ma deve pretendere di essere parte integrante della progettualità che è lo strumento per la risoluzione delle “problematiche” che attanagliano una comunità allo stremo.
Spero vivamente che il Sindaco Alessio chieda lumi e garanzie sul futuro del nostro ospedale non facendosi più incantare da promesse arrivate dai vari personaggi e che ci hanno portato ad una qualità della vita degna del terzo mondo.
La politica si ricorda di Gioia Tauro per qualche selfie al porto o per promettere posti di lavoro durante il periodo elettorale, ma non ha alzato un dito quando, pezzo dopo pezzo, hanno smantellato il nosocomio condannando a morte i Gioiesi.
Se il sindaco Alessio non è capace di far rispettare il proprio ruolo “garantire” la sanità alla sua gente, gli ricordo quanto detto da Margaret Tathcher in un’intervista rilasciata nel 1991 “casa è dove si va quando non si ha niente di meglio da fare!”