Gioia Tauro, un lettore segnala una fogna a cielo aperto vicino alla sala consiliare
redazione | Il 12, Lug 2013
Il vicesindaco ha sostenuto che il Comune è al corrente da mesi dell’esistenza di questa fogna ma purtroppo non può intervenire materialmente per risolvere la situazione dal momento che quella in questione è una fogna privata
di MARIA TERESA BAGALA’
Gioia Tauro, un lettore segnala una fogna a cielo aperto vicino alla sala consiliare
Il vicesindaco ha sostenuto che il Comune è al corrente da mesi dell’esistenza di questa fogna ma purtroppo non può intervenire materialmente per risolvere la situazione dal momento che quella in questione è una fogna privata
di Maria Teresa Bagalà
Un lettore ci ha segnalato qualche giorno fa una situazione preoccupante che si verifica proprio nel centro cittadino. In un terreno, infatti, che dista solo poche decine di metri dall’aula consiliare del Comune di Gioia Tauro, sgorga una vera e propria fogna a cielo aperto. Ed in effetti, da una verifica effettuata sul posto, abbiamo potuto vedere come nel luogo segnalato ci sia questa striscia di acqua torbida che non fa altro che procurare inquinamento al territorio con puzze nauseabonde (tipico delle fogne). Essa inoltre, essendo infestata da virus e batteri, è fonte di pericolo per l’igiene e la salute di coloro che abitano nelle vicinanze, in quanto può causare malattie come epatite virale, salmonellosi e tifo e può far proliferare animali anche nocivi per l’uomo.
Abbiamo quindi raggiunto il vicesindaco della città del porto, Jacopo Rizzo, al quale abbiamo chiesto spiegazioni riguardo questo problema. Rizzo ci ha detto che il Comune è al corrente da mesi dell’esistenza di questa fogna e che si è occupato, e continua a tenere d’occhio questa situazione. Che sono stati effettuati diversi sopralluoghi sul sito, ma purtroppo non si può intervenire materialmente per risolvere la situazione dal momento che quella in questione è una fogna privata, che sgorga su un terreno privato, e che quindi dovrebbero essere i proprietari dello stesso a risolvere il problema. L’ente tuttavia è intervenuto legalmente su questa questione allarmante, diffidando i possessori del terreno affinché provvedano al più presto per risolverla, onde evitare problemi seri alla salute di altri cittadini. Spetta dunque ora al buonsenso dei possessori risolvere la questione anche per non incorrere in pesanti sanzioni.