Gioia Tauro, Un vento di rinnovamento soffia sui campi della Lega Nazionale Dilettanti La serata di ieri ha segnato un capitolo importante per il calcio amatoriale con un focus non solo sulle dinamiche competitive ma anche sulle nuove prospettive arbitrali
DI CLEMENTE CORVO
Un vento di rinnovamento soffia sui campi della Lega Nazionale Dilettanti dopo la riunione,
che fa da consueta cornice di preparazione al torneo amatori, tenutasi ieri sera
presso la delegazione distrettuale di Gioia Tauro tra le squadre partecipanti ed
i rappresentanti AIA di Taurianova. La serata di ieri ha segnato un capitolo
importante per il calcio amatoriale con un focus non solo sulle dinamiche
competitive ma anche sulle nuove prospettive arbitrali. Lo spirito di
cambiamento è stato incarnato dalla visione illuminata del Presidente ADRIANO POLIFRONE ,
il quale ha presentato, in una riunione vibrante di passione e di speranza, una
vera e propria rivoluzione nel mondo dell’arbitraggio: l’introduzione di
giovani arbitri tra i 16 e i 18 anni nei tornei amatoriali che prenderanno il
via da sabato prossimo. Ieri si è respirata un’atmosfera di profondo
rinnovamento quando dopo l’introduzione alla riunione fatta dal delegato della delegazione di Gioia Tauro ANTONIO PISANO e dopo l’intervento del vicepresidente dell’ AIA LAGANÀ ANTONINO, veramente incisive e ricche di familiarità, di grandi valori di vita sono state le considerazioni fatte dal PRESIDENTE DELL ‘ AIA ADRIANO POLIFRONE , che con una commovente dedizione
paterna, ha chiamato al suo fianco i giovani arbitri, accogliendoli con un
simbolico abbraccio. “Vedete questi ragazzi? Sono e saranno i vostri
arbitri,” ha detto, instillando nella sala un senso di rispetto e di
tutela verso queste giovani promesse. È un’iniziativa pionieristica quella di
affidare le redini del gioco a ragazzi e ragazze che potrebbero essere i figli
di chi li osserva dalla tribuna o dalla panchina. Il Presidente ha sottolineato
con vigore che questi giovani, pur potendo incappare in errori come ogni
esordiente, non devono essere oggetto di insulti o denigrazioni. Sono lì per
apprendere, crescere e, un giorno, forse dirigere match in palcoscenici ben più
ampi, magari anche in Serie A, proprio come alcuni dei loro predecessori
taurianovesi. La lezione di vita che Polifrone ha voluto impartire non si
limita al campo di gioco: considerare i giovani arbitri come figli è un monito
a esercitare l’empatia e il rispetto in ogni ambito della società. Le parole
del Presidente, infuse di autentica passione e chiarissima sensibilità, mirano
a creare un ambiente in cui il divertimento e l’apprendimento possano fondersi
armoniosamente. Rispetto, dunque, è la parola chiave: un valore che Polifrone
ha impresso nell’animo dei dirigenti delle squadre, un principio che dovrà
guidare ogni interazione con i giovani arbitri. Il messaggio è chiaro: ogni
giovane con il fischietto in bocca potrebbe essere vostro figlio, e come tale
merita di essere trattato con considerazione e correttezza. La decisione di
affidarsi a giovani arbitri non è soltanto un’espressione di fiducia verso le
nuove generazioni, ma anche un investimento sulla qualità del gioco: questi
ragazzi, grazie alla loro freschezza fisica e mentale, possono garantire un
seguito più attento e dinamico del match, elemento spesso carente quando le
forze dell’età più matura vengono meno. La serata di ieri non è stata solo un
prologo al torneo che sta per iniziare, ma un manifesto di intenti per un
futuro dello sport che si costruisce oggi, con coraggio e fiducia in campo,
rispettando i valori fondamentali di educazione e fair play. In un mondo dello
sport troppo spesso segnato da episodi di violenza e mancanza di rispetto,
l’azione di Polifrone e la delegazione di Taurianova rappresenta un faro di
speranza, un modello di civiltà sportiva che merita di essere emulato in ogni
campo, in ogni sport, in ogni nazione.