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Giordano (Idv): “Preoccupante la migrazione sanitaria”

Giordano (Idv): “Preoccupante la migrazione sanitaria”

| Il 03, Nov 2012

Secondo il consigliere regionale “se si va valutare attentamente la situazione all’Asp n° 5 di Reggio Calabria, l’intervento tranquillizzante della Stasi si scontra con la dura realtà dei numeri che dimostra, come a più di due anni dal Commissariamento, si registra il pagamento di un misero 15% rispetto all’enorme debito pregresso mentre nulla viene detto sull’altrettanto gravoso contenzioso legale che sta stritolando l’ente sanitario”

Giordano (Idv): “Preoccupante la migrazione sanitaria”

Secondo il consigliere regionale “se si va valutare attentamente la situazione all’Asp n° 5 di Reggio Calabria, l’intervento tranquillizzante della Stasi si scontra con la dura realtà dei numeri che dimostra, come a più di due anni dal Commissariamento, si registra il pagamento di un misero 15% rispetto all’enorme debito pregresso mentre nulla viene detto sull’altrettanto gravoso contenzioso legale che sta stritolando l’ente sanitario”

 

 

“L’interrogazione da me presentata e discussa nell’ultima seduta del consiglio regionale conferma un quadro allarmante della condizione sanitaria calabrese e della incapacità del piano di rientro, nonostante i pesanti tagli ai servizi territoriali e alle strutture ospedaliere con un aumento corrispondente del carico fiscale per i cittadini, a preservare i livelli essenziali di assistenza”. Il commento amaro del consigliere regionale di Italia dei valori Giuseppe Giordano alla risposta del vicepresidente della Giunta, Dott.ssa Antonella Stasi, data nell’ultima seduta consiliare, fa emergere come “si cerchi di nascondere dietro aride cifre il fallimento di una gestione dei servizi sanitari nella nostra regione”.

“Mi domando – chiosa Giordano – come si possa giustificare l’aumento della spesa dell’emigrazione sanitaria con l’aumento delle tariffe richieste dalle altre regioni e vantando, al contrario, una diminuzione dei ricoveri, senza tener conto che la Calabria, unica nel panorama regionale, ha visto crescere il proprio debito con le altre regioni da 233 a 247 milioni di euro. Ma la cosa ancor più grave – sottolinea il consigliere regionale – e sulla quale non si è data alcuna risposta, la migrazione sanitaria afferisce a patologie che non richiedono interventi di altissimo livello come l’applicazione dei protocolli terapeutici in oncologia, la ortopedia, e la endocrinologia, stando a significare tutto ciò come la qualità dei servizi prestati rimanga al palo.

Se poi si va valutare attentamente la situazione all’ASP n° 5 di Reggio Calabria, l’intervento tranquillizzante della Dott.ssa Stasi si scontra con la dura realtà dei numeri che dimostra – specifica Giordano – come a più di due anni dal Commissariamento si registra il pagamento di un misero 15% rispetto all’enorme debito pregresso mentre nulla viene detto sull’altrettanto gravoso contenzioso legale che sta stritolando l’ente sanitario.

E’ emblematico, infine, il rimando, da parte del vicepresidente della Giunta, agli atti aziendali rispetto alla necessaria integrazione e riorganizzazione dei servizi e, in particolare,alla rimodulazione della rete specialistica ambulatoriale; ebbene – puntualizza il consigliere regionale – l’interrogazione presentata è nata proprio per la genericità e l’indeterminatezza sul punto dell’atto aziendale, compresa la nuova formulazione con le modifiche apportate, che non risolve e non affronta in modo chiaro e dettagliato la questione, lasciandola aperta nella sua problematicità.

La sensazione – conclude Giordano – ancora una volta, è quella della montagna che ha partorito il topolino, con il solito ritornello sui magici risultati raggiunti dal governatore/commissario Scopelliti mentre la sanità calabrese continua a registrare indici di inefficienza rilevati dai dati statistici nazionali, quelli sì oggettivi.