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TAURIANOVA (RC), VENERDì 20 SETTEMBRE 2024

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Giordano (M5S) affronta tematiche scottanti su Reggio Calabria Il candidato sindaco si prodiga per il bene della città

Giordano (M5S) affronta tematiche scottanti su Reggio Calabria Il candidato sindaco si prodiga per il bene della città
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Siamo contenti che il candidato sindaco del Centrosinistra Giuseppe
Falcomatà si sia avvicinato al modo di pensare e di agire del Movimento 5
Stelle. Infatti, come noi stiamo facendo sin dalla nascita del M5S a Reggio
con banchetti ed altre iniziative messe su nonostante la scarsezza di
risorse economiche, Falcomatà, ultimamente, con ritmi ben maggiori di
quando era capogruppo del Pd in Consiglio comunale e di buona parte dei due
anni di commissariamento del Comune, sta girando i diversi quartieri
cittadini, da quelli più centrali a quelli più periferici. Il candidato del
Centrosinistra fa giri, assemblee, incontri in spazi chiusi come le sedi di
associazioni o in altri aperti come i mercati. Proprio come noi del M5S.
Che Falcomatà sia diventato “pentastellato”? Difficile, anzi impossibile,
visto anche il partito nel quale milita. Comunque lasciamo il dubbio. Nel
frattempo, non possiamo che prendere queste sue “passeggiate” con tanto di
codazzo di candidati e non candidati di buon auspicio per il futuro, quindi
che lo stesso Falcomatà e i suoi siano presenti anche appena insediatasi la
nuova amministrazione comunale, cioè quando di voti non se ne dovranno più
cercare.


 

Gli interventi di riqualificazione nei centri storici delle città quasi
sempre recano disagi ai cittadini ed ai residenti in termini di
accessibilità e viabilità pedonale-carrabile e danni economici ai
commercianti. Se si aggiunge la conoscenza ed il ricordo, anche recente, di
lavori fermi da anni o addirittura incompletabili per vizi procedurali o
esecutivi, il quadro che ne scaturisce permette di condividere la
fondatezza delle paure o rimostranze dei cittadini e commercianti. E’
opportuno comunque puntualizzare che, almeno fino ad oggi, lo stop al
cantiere da parte della sovrintendenza non è mai arrivato e fino a ieri,
l’impresa appaltante ha operato a pieno ritmo. Questa visione positiva
forse è anche garantita dall’ormai prossima tornata elettorale. Dopo queste
considerazioni, alcune domande sono d’obbligo. Perchè la Sovrintendenza ai
beni storico-artistici, sempre molto scrupolosa e attenta nel rilascio di
nulla osta o di pareri per gli interventi di privati che spesso attendono
per mesi o sono costretti a convocare più conferenze dei servizi, ha
autorizzato tali lavori e successivamente ha riconosciuto la valenza
storica alle basole laviche la cui presenza, sebbene nascosta, era nota a
tutti i cittadini? Perché c’è stato il mancato rispetto delle prescrizioni
della stessa Sovrintendenza esposte nel tavolo di concertazione con il
Comune? Perché solo ora si riconosce l’importanza del materiale, quando
questa operazione non fu compiuta alcuni anni fa con i lavori di
riqualificazione di Piazza Carmine, le cui basole chissà che fine abbiano
fatto? Perchè si è proceduto all’utilizzo dei fondi Por Calabria Fesr
2007-2013 asse VIII solo per il corso, trascurando le “Azioni per la
riqualificazione ambientale e la rigenerazione sociale ed economica dei
centri storici e dei quartieri marginali e degradati delle città e delle
aree urbane” e le “Azioni per potenziare i sistemi di mobilità sostenibile
nelle città e nelle aree urbane” per i quali ci sono a disposizione milioni
di euro?


 

Ennesimo disservizio nel mondo dei trasporti. E’ purtroppo l’Atam a
rendersi protagonista del disagio che ad oggi arriva a toccare anche gli
studenti che quotidianamente frequentano l’università “Mediterranea”. Non
bastavano i ritardi o le corse saltate sulle diverse direttrici comunali
che hanno colpito altri giovani, lavoratori e pensionati. I guasti e gli
altri problemi legati alla difficile situazione vissuta dall’azienda
municipalizzata del Comune sono sfociati in inefficienze sulle linee “27” e
“28”, quelle che collegano al polo universitario. Gli studenti, dunque,
sono costretti a raggiungere i luoghi di studio nei modi più disparati,
anche quando sono posti poco accessibili come i siti universitari di
Tremulini e Feo di Vito. Una situazione, questa – come le altre relative
all’Atam – che nega il diritto alla mobilità che dovrebbe essere garantito
a tutti, specialmente a chi non ha la disponibilità di un mezzo, al fine di
realizzare una città vivibile. L’amministratore unico dell’Atam, Gatto,
oltre a riconoscere i problemi interni e promettere impegno nel tentarne un
salvataggio ormai disperato, cercando tempo dal tribunale per lavorare ad
un piano di risanamento, si limita ad invitare i reggini alla comprensione
per gli effetti di una procedura fallimentare.Cosa succederà in udienza il
prossimo 23 ottobre non è dato sapere così come non è dato sapere che fine
ha fatto la buona amministrazione a Reggio per una mobilità sostenibile
bloccata nel caos del traffico cittadino. Non possiamo più stare a guardare
lo sfascio aziendale né sentire balbettare scuse inutili da parte dei
responsabili di questo disastro: nell’immobilismo della Regione e nella
paralisi dell’amministrazione comunale, si da’ per disperso Demi Arena, che
per anni è stato amministratore unico dell’Atam.Solo pochi mesi fa, diceva
in P.zza Italia, unitamente agli altri responsabili del “disastro Reggio”
di voler ripartire, il politico nostrano, sicuramente con mezzi propri e
lasciando a piedi i cittadini reggini.Il M5S reggino ha a cuore le sorti
dell’Atam, dei suoi lavoratori e delle loro famiglie nonché degli utenti, e
avanza la proposta di una gestione con azionariato diffuso popolare,
concedendo quote della stessa ai dipendenti-creditori, e auspicando una
ricapitalizzazione con un intervento diretto dei cittadini: “vogliamo che
ritorni ad essere un bene comune, gestita in modo trasparente con il
contributo diretto dei suoi dipendenti”.Per facilitare il ritorno dei
cittadini alla gestione ed al controllo della cosa pubblica, è necessario
che il management e la politica cittadina che hanno sinora – in termini
progettuali, finanziari e gestionali – fallito, rendano possibile grazie
alla partecipazione popolare la rinascita dell’Atam: i cittadini attendono
risposte non scuse.

Vincenzo Giordano Candidato a Sindaco Movimento 5 Stelle