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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 26 NOVEMBRE 2024

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Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, a Paola una giornata per riflettere Mercoledì, alle 17, un incontro organizzato dall'associazione Radici

Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, a Paola una giornata per riflettere Mercoledì, alle 17, un incontro organizzato dall'associazione Radici
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L’Associazione Radici, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza alle donne voluta dall’Onu e da Amnesty International, ha organizzato per mercoledì, alle 17, all’Auditorium Sant’Agostino di Paola, una giornata per riflettere.

Per ricordare le vittime delle violenze, sollecitando le istituzioni per
la prevenzione e la tutela ma anche per non dimenticare, punto di partenza
per l’eliminazione di ogni sopruso di genere.
Una giornata che nella ripetizione del messaggio sottolinea il concetto
che – femminicidio si ha quando una donna viene uccisa in quanto donna,
togliendo ogni giustificazione a quello che può essere il movente. Il
concetto che la morte, la violenza arriva soprattutto tra le mura
domestiche, dalle persone che sono vicine, nei luoghi che dovrebbero essere
sicuri. La violenza viene esercitata per ridurre al silenzio “la donna che
ha detto no, che ha scelto di lasciare il compagno” e “che ha detto basta”.
Tutte le battaglie fatte in questi anni non sono state sufficienti se i
dati sono questi.
‘Una su Tre’ si riferisce alla statistica secondo cui in Italia una donna
su tre ha subito e subisce violenze dal partner. Una cifra impressionante
che rende ancora più credibile il dato mondiale secondo cui è proprio
questa la causa principale di morte per le donne tra i 16 e i 44 anni: più
del cancro, più degli incidenti stradali. Un tipo di violenza che non vive
in realtà lontane, incivili, straniere, degradate, ma colpisce in modo
trasversale donne e uomini di ogni livello sociale e culturale.
Una giornata certo non basta per riflettere, capire,aiutare le donne a interpretare i segnali, prendere
coscienza di essere vittime e convincerle a denunciare.
Ma questo tipo di violenza trova ancora in molti una giustificazione
culturale. Centinaia di episodi sono figli di una cultura che ancora oggi
tende a ritenere le botte e i maltrattamenti un fatto privato e, come tale,
tutto sommato, accettabile. A ciò si aggiunge un’idea della relazione come
esercizio di possesso e assenza di libertà radicata in molti uomini e molte
donne.
Per sradicarla bisogna cominciare dai bambini e dai ragazzi insegnare
loro il ‘rispetto tra i generi’ per combattere omofobia, razzismo, e
rifiutare sempre e comunque la violenza sulle donne.
Speriamo di contribuire, accendendo la luce di una riflessione, abbattere
efficacemente, e per tempo, gli stereotipi maschili e femminili, a rompere
quei modelli arcaici o anche nuovi, purtroppo, che sono la fonte avvelenata
alla quale attinge chi compie violenza sulle donne.
È necessaria una nuova cultura che vada ad incidere con determinatezza su
costumi sociali ormai nei fatti superati ma di cui tutti siamo
protagonisti. Diciamo con forza, e gli uomini devono essere i primi, basta
alla violenza sulle donne.
Un dibattito con i rappresentanti delle istituzioni, artisti che
attraverso la loro esibizione, sottolineeranno l’argomento. Insieme per una
iniziativa volta a sensibilizzare su un problema,più diffuso di quello che
si può pensare.
Il nostro invito è quello di partecipare all’ evento in programma per
condividere un pomeriggio di riflessione.