Giornata mondiale del rifugiato, Rizziconi apre le porte Intervista a Lorena Maugeri, responsabile del progetto SPRAR
di Diego Licopoli
A colloquio con Lorena Maugeri, responsabile del progetto SPRAR di Rizziconi. Una tematica molto scottante, che affligge l’Italia ormai da diversi anni: la questione degli immigrati. I continui sbarchi al porto di Lampedusa sono il primo punto di approdo per gli africani che scappano dalla guerra, dalla fame, dal crudele regime di stati fondamentalisti che soggiogano la popolazione. Per questo motivo, in Italia, si celebra la “Giornata mondiale del Rifugiato”, una giornata simbolica in cui si pone l’obiettivo di una fraternizzazione coi migranti che popolano i nostri paesi e le nostre città. Il paese di Rizziconi, non ha fatto certamente eccezione a riguardo, ed ha organizzato la Giornata mondiale del rifugiato grazie al sostegno del Comune e del progetto SPRAR.
Dott.ssa Maugeri, quali sono gli obiettivi fondamentali di questa giornata?
La Giornata Mondiale del rifugiato ha l’obiettivo di sensibilizzare le comunità nelle quali si trovano i Progetti SPRAR al tema della migrazione e dell’accoglienza, e soprattutto dei richiedenti asilo e dei rifugiati che oggi approdano nelle nostre coste sempre in maggior numero. Una realtà ormai presente in Italia in modo sempre più vasto ed è bene che la comunità inizi a conoscere questa tematica.
Qual è il suo ruolo in questa giornata?
Io sono la responsabile del progetto SPRAR di Rizziconi e coordino il gruppo disciplinare che lavora coi beneficiari presenti all’interno del nostro progetto.
Come si pone il comune di Rizziconi per quanto riguarda la questione dei migranti in generale?
Il comune di Rizziconi è sempre stato accogliente coi migranti provenienti da varie parti del mondo sin dagli anni Settanta. Per quanto riguarda i rifugiati al momento sono attivi tre progetti tra cui il Progetto SPRAR un progetto per minori non accompagnati ed un centro nella frazione di Drosi. Quindi a differenza di altri comuni che rifiutano il comune di Rizziconi si sta attivando in maniera molto positiva.
Quali sono gli obietti per il futuro?
Speriamo di poter andare avanti coi nostri progetti e di organizzare un’altra giornata Mondiale del rifugiato anche l’anno prossimo.