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TAURIANOVA (RC), MERCOLEDì 04 DICEMBRE 2024

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Giovanni Nucera (PD), “Stiamo evitando la catastrofe sanitaria” Grazie all’opera di tanti, ma occorre prepararsi a fronteggiare la catastrofe sociale ed economica che incombe sul dopo

Giovanni Nucera (PD), “Stiamo evitando la catastrofe sanitaria” Grazie all’opera di tanti, ma occorre prepararsi a fronteggiare la catastrofe sociale ed economica che incombe sul dopo
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La pandemia che sta sconvolgendo il mondo ci pone di fronte ad una realtà impensabile soltanto pochi mesi fa. Un virus così virulento che si propaga con la velocità delle influenze stagionali, ci ha costretto a cambiare vita, a modificare quella quotidianità che davamo per scontata, e che sta espone il mondo ad una crisi economica senza precedenti.
Quello che sta succedendo non è un caso ma è il frutto di una idea di politica che si è completamente sottomessa ai dettami del profitto e che su quell’altare ha distrutto l’ecosistema, la sanità pubblica il welfare. Papa Francesco nell’omelia del 6 Aprile a Santa Marta parlando dei poveri ha detto tra l’altro che sono “vittime delle ingiustizie strutturali dell’economia mondiale”.
A questa ingiustizia occorre porre riparo con politiche giuste. A queste politiche dobbiamo fare riferimento quando finita la pandemia ci toccherà ricostruire l’economia del nostro paese e dell’Europa. Abbiamo una occasione storica e non possiamo sbagliare. Politiche giovanili e del lavoro serie, a sostegno di una economica che mette al centro le persone e non il profitto di pochi, che assiste le piccole e medie imprese, e mette in campo le risorse necessarie per una sanità efficiente.
Ma adesso dobbiamo pensare a superare questa difficile fase. Se la catastrofe sanitaria fino ad oggi sembra si sia evitata lo dobbiamo ai medici, agli infermieri agli operatori sanitari che sono i veri eroi di questo tempo. E assieme a loro dobbiamo ringraziare tutti quei lavoratori impegnati nelle aziende che producono beni alimentari e di prima necessità; addetti alla produzione alimentare, Forze dell’Ordine, che ogni mattina, recandosi nel proprio posto di lavoro, rischiano la propria vita per far sì che non manchi nulla sulle nostre tavole, sia garantita la sicurezza sociale. Ai tanti volontari, della associazioni e del terzo settore che non si stanno risparmiando nella loro azione di supporto e di tutela ai più deboli.
Servono attrezzature sanitarie in numero sufficiente per fronteggiare l’emergenza e in questa direzione vanno spesi i 345 mila euro restituiti al Consiglio perché risparmiati e non spesi dai gruppi della precedente legislatura, una restituzione che rende onore a quel Consiglio Regionale e a quella maggioranza, che hanno saputo pur nelle difficoltà, dare una svolta nel modo di gestire la cosa pubblica, nella direzione dell’interesse della collettività. E sono fiero come gruppo la Sinistra di aver restituito il 60% di quanto spettante al gruppo che rappresentavo.
In questa opera di ricostruzione anche lo sport può svolgere un ruolo importante perché servirà ad avvicinare i giovani a quei valori importanti che stanno a fondamento delle discipline sportive, quei valori che sono capaci di abbattere muri e barriere e avvicinare i popoli, la lealtà, il rispetto.
Proprio per questo lo sport dovrà essere supportato con interventi che lo aiutino a continuare ad essere la palestra di vita delle nuove generazioni . Finita la pandemia i nostri ragazzi e le nostre ragazze dovranno ritornare a fare sport.
E lo sport deve essere accessibile a tutti qualunque sia la condizione sociale. Oggi più che mai questo sarà necessario. I bambini e i giovani che usciranno dall’isolamento devono poter stare insieme in contesti ludici ed educativi formativi e lo sport sarà il modo migliore di riprendersi la loro vita.
Abbiamo cercato nella precedente legislatura di portare lo sport a tutti. Abbiamo iniziato un cammino importante che speriamo possa continuare.