Giovanni Papasso contro la chiusura dell’ospedale di Trebisacce
redazione | Il 02, Apr 2012
“Decisione grave quella dell’Asp di Cosenza e del Governo regionale, mortificati tutti i cittadini dell’Alto jonio cosentino”
Giovanni Papasso contro la chiusura dell’ospedale di Trebisacce
“Decisione grave quella dell’Asp di Cosenza e del Governo regionale, mortificati tutti i cittadini dell’Alto jonio cosentino”
“Spero che l’incontro romano di domani con il presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sull’efficacia e l’efficienza del Sistema Sanitario nazionale, il senatore Ignazio Marino, per illustrargli la tragica situazione sanitaria dopo la chiusura dell’ospedale di Trebisacce, porti novità positive per la popolazione dell’Alto Jonio cosentino, da stamani senza più il proprio ospedale”, così Giovanni Papasso, candidato a sindaco per il centrosinistra unito a Cassano allo Ionio, interviene nel dibattito scaturito a seguito della chiusura e riconversione, da oggi 2 aprile, dell’ospedale di Trebisacce. Come noto, con deliberazione 823 del 28 marzo scorso, il direttore generale dell’Asp di Cosenza, Gianfranco Scarpelli, ha disposto la cessazione di qualsiasi attività di ricovero e cura per acuti, nell’ospedale della città Jonica. “Una decisione grave – commenta Giovanni Papasso – che priva i cittadini di un servizio essenziale e che mette a repentaglio anche il loro diritto alla salute ed alla vita. A nome mio personale e di tutto il centrosinistra unito di Cassano allo Ionio, chiediamo con forza la riattivazione dell’ospedale di Trebisacce, poiché il suo ruolo è essenziale, direi fondamentale ed indispensabile in un territorio di frontiera (tra Basilicata e Calabria) e vicino alla strada più pericolosa d’Italia, la S.s. 106 jonica. Sono vicino, noi tutti del centrosinistra unito cassanese, siamo vicini ai sindaci dell’Alto Jonio cosentino che domani mattina si recheranno a Roma per l’atteso incontro con il senatore Marino. Una protesta giustificata la loro a cui ci uniamo anche noi dunque. Ribadisco il concetto più volte espresso. che non si possono chiudere gli ospedali senza che sia stata nel frattempo predisposta una rete di assistenza sanitaria alternativa ed adeguata. L’Alto Jonio, che conta oltre 36 comuni, molti dei quali montani, ha diritto ad un ospedale generale, perché ci sono i numeri e perché solo potenziando l’offerta su Trebisacce si riduce la mobilità passiva e con specialità appropriate, anche presso il presidio di Cassano allo Ionio, si possono attrarre pazienti dalle Regioni vicine, importando così risorse economiche aggiuntive. Forse si è deciso di fare morire i pazienti in ambulanza – si chiede Giovanni Papasso, visto che per le popolazioni di Rocca Imperiale, Canna, Nocara, Alessandria del Corretto, il più vicino ospedale (Corigliano e Rossano) distano ad oltre un’ora di strada – in attesa della ricerca di un posto disponibile?
Oppure si è deciso di spendere i soldi della sanità in trasporti anziché in prestazioni sanitarie? Forse si vuole far gravare Il peso del piano di rientro solo sulla periferia della Provincia di Cosenza? Non dimentichiamo poi che gli stessi ospedali di Corigliano e Rossano, difficilmente riusciranno a farsi carico anche di potenziali pazienti di un così vasto territorio. lo abbiamo visto nei mesi scorsi e lo vediamo ora. Ci dobbiamo battere per avere sul territorio una sanità adeguata e la chiusura dell’ospedale di Trebisacce rappresenta un grave scippo per tutto il territorio – continia il candidato sindaco del centrosinistra unito a Cassano allo Ionio Giovanni Papasso – Ragion per cui chiediamo al Governatore Scopelliti, che così dimostra ancora una volta di aver assolutamente abbandonato questo lembo di Calabria e quanto la sua attività politica-amministrativa sia distante dalle reali esigenze dei cittadini, ed al direttore generale dell’Asp di Cosenza, Scarpelli, di ritornare sui propri passi e rivedere una decisione che danneggia tutti i residenti dell’Alto Jonio. Così come chiediamo anche maggiore dignità per il nostro Presidio ospedaliero di Cassano allo Ionio, attraverso il potenziamento del Poliambulatorio, che deve offrire all’utenza servizi sempre più qualificati ed efficienti. Per quanto riguarda l’Hospice, bisognerà impegnarsi per velocizzare la realizzazione dell’aumento dei posti letto e l’inserimento di nuove figure professionali, per incentivare l’opera già meritevole di questa struttura che, grazie alla professionalità e allo spirito di abnegazione del personale medico e paramedico, quotidianamente si spende in aiuto dei malati terminali e delle loro famiglie. Così come chiediamo l’istituzione nella struttura di Cassano di nuovi servizi di medicina specialistica, quali il centro per la cura dell’anoressia e della bulimia, o quello per la cura dei malati sottoposti a dialisi. Da un lato la riconferma dell’Ospedale di Trebisacce che continuerebbe ad offrire i servizi essenziali per un bacino di utenza tra i più elevati in Calabria – conclude Giovanni Papasso -dall’altro l’istituzione a Cassano di servizi ospedalieri specialistici. Questa è razionalizzazione. Questo è offrire ai cittadini servizi adeguati, invece si preferisce tagliare servizi essenziali e mortificare così i cittadini. Noi saremo sempre a fianco dei cittadini di Trebisacce e di tutto l’Alto Jonio nella protesta contro un Piano Sanitario assolutamente iniquo e che ancora una volta ci fa capire che da questo governo regionale di centrodestra siamo considerati cittadini di “serie B”.
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