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TAURIANOVA (RC), SABATO 19 OTTOBRE 2024

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“Sanità Calabria ha bisogno di un giorno migliore” Prosegue Giuseppe Gentile: "La radiologia reparto d'eccellenza abbandonato da tutti coloro che hanno guidato l'azienda sanitaria"

“Sanità Calabria ha bisogno di un giorno migliore” Prosegue Giuseppe Gentile: "La radiologia reparto d'eccellenza abbandonato da tutti coloro che hanno guidato l'azienda sanitaria"
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I cittadini della Piana di Gioia Tauro non riusciranno mai a capire perché l’unico ospedale in grado di dare risposte è fermo per l’ennesimo guasto alla TAC e alla radiologia. La piana di Gioia Tauro non ha altro, se non l’ospedale di Polistena per ricorrere alle cure in emergenza e per tutto ciò che la sanità locale può offrire. Ma quando in questo unico ospedale viene meno il servizio pubblico essenziale necessario per fare diagnosi in emergenza, l’offerta di salute viene meno e la sanità svanisce. Questo accade perché tutte le apparecchiature di radiologia e TAC, sono vetuste e logore per il troppo lavoro e nonostante il Primario ne chiede da anni e continuamente l’acquisto di nuove, nessuno è stato in grado di provvedere. Anzi no, il Commissario Regionale per il piano di rientro ha fatto acquistare 3 Risonanze Magnetiche, lasciandole ancora imballate in attesa di trovare il posto giusto dove allocarle. Adesso non resterebbe altro da fare che rivolgersi al privato per questi importanti esami a volte salvavita. E però il privato forse non può sostituirsi al pubblico, potrebbe farlo nel dimostrare come si fa a non interrompere questi servizi e acquistare per tempo le nuove apparecchiature. Ma questo lo sanno tutti, persino i preposti.
Forse sarebbe utile ricordare che, sia la sanità pubblica che quella privata sono pagati con i soldi dei cittadini: la prima attraverso le trattenute operate sul reddito da lavoro e sulle pensioni; la seconda incassa i soldi, sia in forma diretta dai cittadini, sia in convenzione con le Aziende Sanitarie Provinciali. A monte di tutto ciò, troviamo il governo regionale e il Dipartimento Sanità che regolamenta queste forme di distribuzione del reddito, finanziato dai cittadini, sia alla sanità privata che a quella pubblica.
Quindi il diritto alla salute, garantito dalla Costituzione Italiana attraverso la gestione regionale, dovrebbe funzionare a meraviglia, invece, la politica del consenso e delle vittorie elettorali non permette di rompere equilibri senza prima trovarne degli altri, anche perché questo grande contenitore di risorse pubbliche impegnano circa il 75% del bilancio regionale e non c’è vittoria elettorale, se prima non si paga un prezzo del consenso. Insomma la salute dei cittadini calabresi da decenni è diventata merce di scambio e il risultato è sotto gli occhi dell’intera nazione e persino della comunità europea. D’altronde non possiamo dire che i governi nazionali non si sono interessati di questo fenomeno, tutt’altro, hanno inviato ben due Generali dei Carabinieri (per primo il Generale Cetola sull’ASP di Reggio e di recente il Generale Cotticelli come commissario regionale), soltanto che dall’epoca in cui il generale Cetola si è insediato all’ASP di Reggio Calabria ad oggi e, nelle fasi successive dei commissariamenti regionali, nulla è cambiato, anzi possiamo affermare che la sanità pubblica è scesa a un livello tale da far scappare i cittadini continuamente verso le regioni dove pensano di potersi curare meglio. Un’emigrazione che ha determinato un potenziamento delle risorse economiche nella sanità del nord impoverendo sempre più la nostra terra. Oggi la paura è sempre crescente e non possiamo permetterci il lusso di dichiarare lo “stato di calamità” persino nel servizio sanitario, bisogna intervenire in maniera mirata, con tutte le risorse necessarie per ridare funzionalità ed efficienza a tutti gli ospedali dell’ASP di Reggio Calabria, partendo dalla piena efficienza di tutti quei servizi ospedalieri essenziali necessari per fare diagnosi e accogliere l’ammalato in emergenza, per poi costruire l’intero sistema sanitario con personale altamente qualificato e scevro dalle appartenenze mafiose e politiche. Se ciò sarà forse domani vedremo un giorno migliore.