“Appalto pulizie non crei disparità tra lavoratori” Continua la battaglia sindacale del sindacalista Giuseppe Gentile sull'ospedale di Polistena
Non è semplice calarsi nelle realtà locali del territorio calabrese, né tantomeno riuscire a comprendere la difficile condizione di vita lavorativa delle Operarie e Operai dipendenti delle Società di Servizi facenti capo alla Helios, Capofila dell’Associazione Temporanea d’Imprese vincitrice dell’appalto bandito dall’Azienda Sanitaria Provinciale di Reggio Calabria. Come SULPI abbiamo più volte denunciato pubblicamente gli errori nascosti di un appalto non corrispondente alle reali esigenze dei luoghi dove viene applicato.
Eppure la soluzione c’è ma tarda ad arrivare. Tutto ciò, non solo ha determinato e determina una grave contrazione delle prestazioni lavorative nelle strutture di ricovero e cura ma, mette in ginocchio il salario dei lavoratori tagliato a metà per colpe ancora nascoste. Per queste ragioni è stata indetta una giornata di sciopero il 13 Aprile 2017 all’Ospedale di Polistena, poi revocata a seguito dell’incontro/accordo avvenuto in Prefettura. Quell’accordo ha sancito un primo intervento positivo da parte dell’ASP di Reggio Calabria, riconoscendo l’alto e medio rischio all’Ospedale di Polistena ma non è stato esaustivo. Difatti, la prima fase di rimodulazione delle zone a basso, medio e alto rischio, ha permesso il riconoscimento dell’alto e medio rischio all’Ospedale di Polistena ma è servita soltanto a far rientrare dal disavanzo economico mensile la Società di Servizi S.G.S.. Pur tuttavia, nessun effetto positivo c’è stato sulla riduzione dell’orario di lavoro degli Operari. Adesso più che mai è impellente procedere alla seconda fase stabilita nell’accordo, dove la stessa ASP “s’impegnava altresì a valutare adeguate soluzioni alternative, in termini operativo-gestionali, nel caso in cui il primo intervento non dovesse condurre alle soluzioni auspicate”.
Pertanto si rende necessario attivare adeguate soluzioni alternative previste dalla gara d’appalto e ricondurre alla normale attività tutta la forza lavoro di Polistena al pari delle altre società facenti parte dell’A.T.I.. Bisogna eliminare la decurtazione dell’orario attuata solo dalla S.G.S. e solo all’ Ospedale di Polistena, per ripristinare l’intero orario di lavoro settimanale alle Operaie ed Operai presenti in quel posto di lavoro.
In tal senso, il SULPI ha inoltrato richiesta d’incontro urgente, sia alla Direzione Generale dell’ASP, sia alla Società di Servizi S.G.S., per attuare l’impegno assunto in Prefettura e dimostrare fino in fondo il valore politico-gestionale del Direttore Generale dell’ASP su questi problemi di grande sofferenza sociale, di legalità, trasparenza e dignità lavorativa. Non è più tempo di aspettare, le madri e padri di famiglia non riescono più a sopravvivere con un salario ridotto al 50% da quasi un anno. Qualora la richiesta d’incontro non dovesse portare alla soluzione auspicata, sarà necessario intraprendere nuove ed incisive azioni di lotta.