Giustizia, obbligo azione penale secondo legge
redazione | Il 09, Mar 2011
Previsto carriere separate di giudici e pm anche divisione in due del Csm. Bossi: ‘Riforma passera”
Giustizia, la bozza della riforma prevede l’obbligo dell’azione penale secondo legge
Previsto carriere separate di giudici e pm anche divisione in due del Csm. Bossi: ‘Riforma passera”
(ANSA) ROMA – Carriere separate di giudici e pm: i primi costituiscono un ”ordine autonomo e indipendente da ogni potere e sono soggetti soltanto alla legge”, i secondi sono invece un ”ufficio” organizzato secondo le norme dell’ordinamento giudiziario che ”ne assicura l’indipendenza”, con l’obbligo di esercitare l’azione penale ma ”secondo le modalita’ stabilite dalla legge”. Sono questi alcuni dei contenuti della bozza di riforma della giustizia, in fase di limatura, che l’ANSA e’ in grado di anticipare. Nel testo che forse il ministro della Giustizia Alfano illustrera’ domani al Capo dello Stato si prevede, tra l’altro, che i Csm siano divisi in due: uno dei giudici e uno dei Pm. Il primo presieduto dal Capo dello Stato, l’altro probabilmente dal Pg della Cassazione di cui si immagina l’elezione da parte del Parlamento in seduta comune. Ma su quest’ultimo punto, come sulla composizione del Csm (meta’ laici e meta’ togati quello dei giudici o anche quello dei Pm?), restano al momento aperte diverse opzioni.
BOSSI: RIFORMA PASSERA’ – Umberto Bossi conferma ancora una volta il via libera della Lega Nord alla riforma della Giustizia che sara’ presentata giovedi’ in Consiglio dei ministri. ”Sentiamo cosa presentano. Comunque passera’ ”, spiega a Montecitorio ai cronisti che gli chiedono quale sara’ l’atteggiamento del Carroccio sul provvedimento.
BONGIORNO, SE RIFORMA MIGLIORA SISTEMA LA VOTERO’ – ”Non vedo l’ora di leggere i testi della riforma della giustizia; io sono favorevole alla separazione delle carriere quindi se dovesse essere una riforma diretta a migliorare il sistema e a creare la terzieta’ del giudice la voterei. Se invece fosse una riforma ispirata ai principi che hanno guidato questi 2 anni con leggi come ‘cavalli di Troia’, che creano un involucro ma dentro solo norme punitive, allora non la voterei”. Lo ha detto a Sky Tg24 Mattina il presidente della commissione Giustizia della Camera Giulia Bongiorno.
FINOCCHIARO, RIFORMA NON VEDRA’ LUCE LEGISLATURA – ”La riforma costituzionale della giustizia preannunciata dal governo Berlusconi non vedra’ la luce prima della fine della legislataura”. E’ questa la previsione fatta da Anna Finocchiaro, ospite di ”Radioanch’io” su Radiouno. Il presidente dei senatori del Pd ha detto che ”il nostro modello costituzionale di autonomia della magistratura e’ considerato positivo e ci viene invidiato in tutta Europa. Generale nei vari ordinamenti e’ comunque il rispetto del principio di massima indipendenza della pubblica accusa”.
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