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TAURIANOVA (RC), SABATO 30 NOVEMBRE 2024

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Gli “Hantura” cantano le “Storie mai cuntate” Il gruppo etno-pop calabrese presenterà il suo nuovo album il prossimo 30 maggio

Gli “Hantura” cantano le “Storie mai cuntate” Il gruppo etno-pop calabrese presenterà il suo nuovo album il prossimo 30 maggio
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Continua senza soste la produzione discografica degli “Hantura”, gruppo etno-pop calabrese originario di Petilia Policastro (Kr), già noto nel panorama musicale anche oltre i confini regionali per aver partecipato a trasmissioni televisive di rilievo come “Alle falde del Kilimangiaro” condotto da Licia Colò su Rai3 e nella trasmissione Rai dal titolo “Il borgo dei borghi”, nella puntata dedicata a Santa Severina (Kr). L’ultima fatica, intitolata “Storie mai cuntate”, è stata appena ultimata ed uscirà ufficialmente sul mercato discografico sabato 30 maggio 2015. La data di uscita è emblematica in quanto coincide anche con l’inizio del tour 2015 che porterà la band petilina in giro per tutta la regione Calabria e nel resto del paese. Le prime due tappe saranno Strongoli e Roccabernarda (quest’ultima a conclusione dei solenni festeggiamenti in onore di San Francesco di Paola. I tanti sostenitori del gruppo avranno così la possibilità di ascoltare, in assoluta anteprima, questo nuovo lavoro della etno-band che ormai, sula scia dei precedenti successi, si è ritagliata una fetta importante nello scenario musicale calabrese. “Storie mai cuntate” rappresenta un forte richiamo al passato e a quelle storie tralasciate, spesso dimenticate e a volte cadute nell’oblio della memoria e dei tempi che furono. Già dalla copertina del cd, curata minuziosamente dal Francesco SISCA fotografo e grafico, è possibile immaginare quale sarà l’ambientazione ed il leitmotiv di tutta l’opera discografica; valige di cartone utilizzate dai migranti calabresi ed arnesi per la lavorazione dei campi, faranno da cornice insieme ad un ritmo coinvolgente ed appassionato, a storie di passioni giovanili ed anche ad episodi di cruenta violenza paesana. Il tutto in un periodo difficile, soprattutto per il meridione d’Italia, qual’è stato quello vissuto subito dopo il dopoguerra. Storie mai cuntate è il racconto di innamoramenti nei quali il giovane spasimante tentava fino allo sfinimento, consumando metaforicamente anche le scarpe, di avere il fatidico “si” dell’innamorata. Storie mai cuntate è il racconto dell’asprezza contadina della terra del sud, amara e bella che si esplica in un rifacimento emozionante di “Amara terra mia” di Domenico Modugno. Storie mai cuntate è anche un susseguirsi di forti emozioni che si rivivono nelle descrizioni di semplice vita contadina e di racconti mai sopiti che omaggiano la luna affinchè sia, al tempo stesso, foriera di positività e felicità. Storie mai cuntate è il racconto tragico dei tristi fatti del 13 Aprile 1947; fatti dimenticati e non conosciuti che però fanno parte della memoria storica di un popolo. È un omaggio a due petilini inermi, Franco Mascaro di professione spazzino e Isabella Carvelli, contadina venticinquenne che vennero uccisi durante una manifestazione di rivendicazione delle terre che anticipò i fatti di Fragalà in agro di Melissa (Kr). Storie mai cuntate, è il racconto delle bellezze dei luoghi, delle donne calabresi e soprattutto della definizione giocosa del popolo petilino, quale gente da sempre scherzosa ed affabile. Storie mai cuntate è l’incontro tra due mondi diversi, tra due diverse entità territoriali, tra due diversi modi di concepire la calabresità, tra due paesaggi che rappresentano il connubio ideale, il mare ed i monti che si esplicano in “Sciruaccu” e “Tramuntena” scritta dal poeta isolitano Filippo Scalzi. Storie mai cuntate, è infine il ritratto di una quotidianità vissuta dai bambini stanchi di giocare per le vie del paese, dopo una giornata intenti a rincorrere u strummulu (gioco ormai riposto nel cassetto del passato) e per finire agli anziani che riflettono sul calar della sera pensando di aver rubato un giorno in più alla vita terrena. Sono in tutto undici le tracce in cui il sound Hantura raggiunge una maturità qualitativa di suoni, strumenti e arraggiamenti tutti interamente realizzati dal gruppo. Accanto alla rivisitazione di brani quali “Amara terra mia” e brani tradizionali quali “Cioparella”, “A Palummeddra”, “Vitti tre rose”, “Scinna ra sira”, vi sono i brani scritti da Mario Carvelli con la collaborazione di Giacinto Massimo Carvelli e musicati da Mario e Gino Carvelli e Renato Caruso, che ritorna a collaborare con gli Hantura. In storie mai cuntate, che è stato registrato presso lo “Studio Cab” del petilino Domenico Scordamaglia e da Fortunato Serranò e presso “PFL Recording Studio” di Reggio Calabria, artefice anche del mixaggio e della finalizzazione, trovano spazio le collaborazioni di musicisti del calibro di Renato Caruso, Raffaele Rizza, Maria Riccio, Domenico Scordamaglia e Antonio Scordamaglia. Prodotto da Hantura e Dialetnica, sarà distribuito da “Elca Sound” di Natale Centofanti. Ora non ci rimane che attendere il racconto di queste storie mai cuntate per indicare ai più la strada delle emozioni, la strada della nostra storia, la strada della nostra cultura e tradizione.