Gli Stati Uniti vietano il pesce essiccato proveniente dalla Russia Pericolo botulino
L’US Food and Drug Administration (FDA) ha introdotto restrizioni temporanee per
la fornitura di prodotti ittici, di ditte russe. E’ scritto in un comunicato dell’organo
statale. Secondo le autorità in partite di pesce essiccato dalla Russia sono stati
rilevati batteri del Clostridium botulinum, un batterio che può causare la morte.
Le partite di cibo già entrate negli USA sono oggetto di profondite analisi di laboratorio
da parte delle autorità. I prodotti sono venduti in sacchetti di plastica sottovuoto
non codificati, Vobla (ROACH) DRY eviscerato pesce salato, UPC 4.606.495-001.308
e BREAM – DRY eviscerato pesce salato, UPC 4.606.495,001346 millions. Il rischio
di contaminazione è stato riscontrato dopo il prelievo di routine e l’ispezione
da parte della Food and Drug Administration e la successiva analisi del pesce. La
FDA ha confermato che il pesce contaminato non è stato correttamente eviscerato
prima della lavorazione. Il C. botulinum è un batterio anaerobio obbligato, gram
positivo che forma delle spore, cioè delle forme di vita resistenti, ed è diffuso
in natura e nel suolo, nell’ambiente marino ed agricolo. Ciascun ceppo produce
una delle otto tossine antigenicamente distinte e designate dalla lettera A alla
lettera H. La malattia umana è provocata dai tipi A, B, E e raramente F. Si tratta
di prodotti del batterio che agiscono sul sistema nervoso dell’uomo, di natura
polipetidica e di peso 150.000 dalton. La tossina, una volta assorbita, a livello
dell’intestino o prodotta in una ferita infetta e disseminata dalla circolazione
sistemica, si lega a determinati recettori e blocca la trasmissione dell’acetilcolina.
Ne deriva una paralisi che rispecchia i nervi coinvolti manifestandosi come una paralisi
flaccida, simmetrica e discendente. La tossina botulina è il veleno più potente
per l’uomo. Quella di tipo A determina strabismo e blefarospasmo e distonie. Non
e’ chiaro se il pesce contaminato sia stato importato anche in Italia, dove per altro
sono diverse le societa’ che vendono il pesce russo. In attesa di una risposta del
ministero del Welfare, sottolinea Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello
dei Diritti” rilanciando l’allerta riportata dal portale del governo statunitense,
invita i consumatori a prestare la massima attenzione ed a evitare di mangiare il
pesce essiccato russo indicato nell’allerta. L’altra cosa da ribadire è che il
pesce secco non coinvolto si può mangiare con serenità.