“Governo garantisca continuità territoriale per lo Stretto” Lo dichiara Federica Dieni (M5s)
La continuità territoriale per lo Stretto e le strategie per ridurre l’isolamento delle province di Reggio Calabria e Messina. Saranno questi i temi che verranno affrontati venerdì prossimo (ore 18), nella biblioteca comunale di Villa San Giovanni, dai deputati del M5S Federica Dieni e Francesco D’Uva.
«Sarà – spiega Dieni – un appuntamento aperto alla cittadinanza per approfondire una delle questioni cruciali per i territori dello Stretto, in un momento in cui il governo a guida Pd mostra tutta la sua indifferenza verso un’area che dovrebbe essere valorizzata, ma viene invece costantemente svantaggiata da politiche miopi e per niente lungimiranti».
«Siamo convinti – aggiunge la portavoce del Movimento alla Camera – che politiche pubbliche illuminate potrebbero contribuire fortemente allo sviluppo delle due province che si affacciano sullo Stretto. Purtroppo, siamo costretti ad assistere alla sistematica spoliazione dei servizi già esistenti. L’ultimo caso è quello dello scalo di Reggio che, non a caso, si chiama Aeroporto dello Stretto: serve un bacino d’utenza di circa 500mila passeggeri all’anno ma, inspiegabilmente, viene snobbato dal governo, che non riesce ad avviare una moral suasion efficace nei confronti di Alitalia, la cui permanenza nello scalo risulta ancora oggi a tempo determinato, senza che si siano trovate le soluzioni alternative per far arrivare nuove compagnie aeree e per garantire, di fatto, la continuità territoriale e i collegamenti con l’Italia».
«A ciò – prosegue la deputata – si aggiungono le gravi carenze del sistema ferroviario calabrese, privo dell’Alta velocità e con la fascia jonica attraversata ancora dal binario unico, e lo stato pietoso in cui versa la Statale 106, tristemente famosa come la “strada della morte”». Dieni conclude: «Tutto questo è inaccettabile. Reggio e Messina non possono essere emarginate ancora e staccate dal resto del Paese. Useremo ogni strumento parlamentare per mettere il governo davanti alle proprie responsabilità e per favorire politiche di sviluppo che finalmente mettano al centro la crescita e l’accessibilità dell’intera area dello Stretto».