Gran finale per il Calabbria Teatro Festival Domenica ultima giornata del Festival dei Corti Teatrali. In mattinata esposizione di artigianato e gastronomia, esito del laboratorio dei bambini. Chiude il dopofestival
Cinque opere teatrali in programma per l’ultima tappa del festival. Poi la giuria
tecnica e popolare decreterà il vincitore della seconda edizione del Festival dei
Corti Teatrali.
Saranno i bambini ad aprire l’ultima giornata del Calabbria Teatro Festival che,
insieme ad Anna Rita Gullaci, in questi giorni hanno vissuto il laboratorio dedicato
al viaggio ed incentrato sulle vicende di Ulisse. Alle ore 11.30 presso la Sala 14
del Protoconvento Francescano sarà presentato domani 18 ottobre, l’esito dell’esperienza
culturale dedicata ai più piccini. In contemporanea partirà – nei chiostri esterni
della struttura quattrocentesca castrovillarese – lo spazio espositivo dedicato
alla gastronomia e l’artigianato locale.
Sarà poi lo spazio dedicato ai corti teatrali a prendere la scena dell’ultimo
giorno di programmazione del Calabbria Teatro Festival ideato e realizzato dall’associazione
culturale Khoreia 2000 per la direzione artistica di Rosy Parrotta e la direzione
organizzativa affidata ad Angela Micieli.
Cinque gli spettacoli in programma nel Teatro Sybaris a partire dalle ore 19.00,
che come gli altri presentati in scena nella giornata di Sabato, si sottoporranno
al giudizio della giuria tecnica – formata dalla giornalista e scrittrice Ilaria
Guidantoni, l’attrice Diletta D’Ascia, e l’attore e regista Massimo Belli –
e quella popolare che ne decreteranno il vincitore.
Singletudine con Fiorella Fruscio per la regia di Emanuele Drago narra di Jenny singola
per scelta per il suo insopprimibile bisogno di libertà. Le (S)confessioni per il
testo di Fabio Pisano con Ciro Giordano Zangaro e Antimo Casertano indaga le infinite
verità che si rincorrono in un confessionale di un’anomia chiesa. Marocco con
Nello Provenzano premio miglior spettacolo alla 6ª edizione del Festival nazionale
dei Corti teatrali “Teatri riflessi” di Catania nel 2015, è uno straniero, uno
dei tanti altri clandestini africani che ogni anno sbarcano in Italia in cerca di
una vita migliore. Give me back my di e con Luigi Ciccaglione e Cecilia Nocella è
un processo di identificazione. Collettiva. Accompagnata dalle musiche di Alessandro
Mastroianni. Radio aut con Pierpaolo Saraceno, Mariapaola Tedesco, Francesco Bellezza,
Daniele Baffo, con le musiche originali di Concetto Fruciano porta in scena la storia
di Peppino Impastato, attraverso la madre che ne racconta i suoi occhi pieni di amore,
la sua forza d’animo e la lotta, e con alcuni flashback che ne riportano “in
vita” la sua voce e le sue azioni.
Dopo gli spettacoli il consueto dopofestival per i saluti finali della quinta edizione.