Grande attesa per la riunione del Consiglio regionale dedicato ai temi della legalità
Feb 20, 2011 - redazione
Martedi 22 febbraio. Ecco le proposte del presidente Magarò
Grande attesa per la riunione del Consiglio regionale dedicato ai temi della legalità
Martedi 22 febbraio. Ecco le proposte del presidente Magarò
REGGIO CALABRIA – Secondo autorevoli osservatori, in Calabria la ndrangheta sarebbe ormai un potere criminale, economico e politico che non accetta di essere messo in discussione. Ebbene, a questa organizzazione che il magistrato Alberto Cisterna ha paragonato allorganizzazione terroristica di Osama Bin Laden, Al Qaeda, il Consiglio regionale della Calabria, martedì prossimo, intende dare una forte e, oserei dire, inedita risposta legislativa. E lopinione di Salvatore Magarò, presidente della Commissione regionale antimafia (che da martedì, appena approvata la modifica normativa, si chiamerà Commissione contro la ndrangheta) a proposito della seduta, interamente dedicata ai temi della legalità, che è stata convocata, per martedì 22 febbraio, dal presidente del Consiglio regionale Francesco Talarico. Una risposta legislativa che ha anche un impatto sociale volto a raggiungere i giovani attraverso il potenziamento della cultura della legalità. Annettiamo – aggiunge Magarò – alla seduta del Consiglio regionale di martedì unimportanza straordinaria nel contrasto alla criminalità organizzata. La seduta del Consiglio di martedì , qualifica questa prima parte della legislatura e dà il senso di un rinnovato modo di concepire limpegno politico ed istituzionale. La seduta del Consiglio, per la quale la Commissione lavora da un pezzo e con grande impegno, grazie anche al contributo legislativo del presidente Scopelliti ed al sostegno del presidente Talarico, esaminerà diverse leggi e proposte che porranno un argine alla capacità indiscussa della criminalità di penetrare nei settori economici e produttivi con grande nocumento delleconomia sana e delle potenzialità di sviluppo della regione. La tracciabilità dei flussi finanziari – chiarisce Magarò – il sostegno alle imprese vittime di reati di ndrangheta e le agevolazioni a favore dei testimoni e collaboratori di giustizia e alle loro famiglie, nonché unattenzione nuova al sistema delle autonomie locali che, attraverso una targa, potranno anche rendere visibile il loro essere culturalmente distanti dalla mafia, sono i passaggi fondamentali della strategia politica e legislativa che abbiamo messo in campo. E che intendiamo perseguire per lintera durata del mandato, mai da soli però. Anzi – puntualizza il presidente Magarò – siccome lapporto di idee e di contributi operativi, da parte delle tante associazioni, cooperative e soggetti che da quando ci siamo insediati lavora quasi quotidianamente con la Commissione, è veramente di alto profilo e di grande utilità, la sinergia tra lIstituzione Regione e questo universo che, coraggiosamente, incarna lantimafia sociale nel territorio, deve essere apprezzata e valorizzata come uno tra i più importanti modi per colpire al cuore la ndrangheta e le sue strategie. Conclude il presidente Magarò: La Regione Calabria, in tutte le sue articolazioni, si muove ormai in ununica direzione antimafia e lo fa indirizzando a questo obiettivo energie intellettuali e risorse finanziarie. Siamo consapevoli che la sfida è gigantesca, perché la ndrangheta ha più facce, conta su una fitta rete di relazioni sul territorio e sulla presenza di pericolose zone grigie che agiscono favorendo i fenomeni corruttivi e degenerativi della pubblica amministrazione. Ma siamo altrettanto consapevoli che se insieme, la società civile calabrese – la quale ha già dato dimostrazioni di reattività anche importanti, comè accaduto durante la grande manifestazione organizzata lo scorso anno a Reggio Calabria – e la parte innovativa della politica, sapranno fare la loro parte, senza cedere a polemiche e strumentalizzazioni, i poteri criminali potranno essere fermati. E chiaro però che in questa battaglia vitale per la Calabria, lo Stato non deve lasciarci soli. La ndrangheta non è solo unemergenza calabrese, ma unemergenza negata che riguarda tutto il Paese, come giustamente asserisce il giudice Nicola Gratteri.
2)Proposta di legge n. 144/9^ di iniziativa della Giunta regionale, recante: Interventi regionali di sostegno alle imprese vittime di reati di ndrangheta e disposizioni in materia di contrasto alle infiltrazioni mafiose nel settore dellimprenditoria Relatore: S. MAGARÒ
3)Proposta di legge n. 160/9^ di iniziativa del Consigliere regionale Magarò, recante: Misure per garantire la legalità e la trasparenza dei finanziamenti erogati dalla Regione Calabria Relatore: S. MAGARÒ
4)Proposta di legge n. 161/9^ di iniziativa del Consigliere regionale Magarò, recante: Agevolazioni a favore dei collaboratori di giustizia e loro famiglie Relatore: S. MAGARÒ
5)Proposta di legge n. 162/9^ di iniziativa del Consigliere regionale Magarò, recante: Modifiche alla legge regionale 12 dicembre 2002, n. 50 Istituzione di una Commissione consiliare contro il fenomeno della mafia in Calabria Relatore: S. MAGARÒ
6)Proposta di legge n. 56/9^ di iniziativa del Consigliere regionale Magarò, recante: Istituzione dellAgenzia regionale per i beni confiscati alle organizzazioni criminali in Calabria Relatore: S. MAGARÒ
7)Mozione n. 10 a firma del Consigliere Magarò Contro ogni forma di infiltrazione e condizionamento del fenomeno mafioso nella società, nelleconomia e nella politica. Costituzione di parte civile della Regione nei processi di stampo mafioso;
8)Ordine del giorno Sulladozione di un Codice etico di autoregolamentazione sulla trasparenza dei candidati alle elezioni, degli eletti ed amministratori pubblici per contrastare ogni forma di collusione con la ndrangheta;
9)Ordine del giorno Sul consumo critico contro il pizzo;
10)Ordine del giorno Sulla donazione ai Comuni calabresi della targa Qui la ndrangheta non entra;
11)Ordine del giorno Sulla costituzione presso il Consiglio regionale della Bottega della Legalità.
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