Grande successo per la Festa tricolore Fli 2011 svoltasi a Mirabello
redazione | Il 12, Set 2011
Numerosa la rappresentanza del FLI calabrese, guidata dal Coordinatore regionale On. Angela Napoli e dal vice Francesco Grandinetti, oltre che dai cinque coordinatori provinciali. Il resoconto della coordinatrice di Catanzaro Annamaria Principe
Grande successo per la Festa tricolore Fli 2011 svoltasi a Mirabello
Numerosa la rappresentanza del FLI calabrese, guidata dal Coordinatore regionale On. Angela Napoli e dal vice Francesco Grandinetti, oltre che dai cinque coordinatori provinciali. Il resoconto della coordinatrice di Catanzaro Annamaria Principe
Si è conclusa con un’ovazione al Presidente Fini la Festa Tricolore FLI 2011 che, per undici giorni, ha raccolto a Mirabello il popolo futurista ed ha celebrato l’Assemblea Nazionale di FLI che, con l’approvazione dello Statuto e del Documento Programmatico ha sancito la chiusura della propria fase costituente ed ha consentito di consegnare a Gianfranco Fini la tessera numero 1 di Futuro e Libertà.
Ad assistere e a partecipare attivamente ai numerosi eventi ed alle svariate tavole rotonde, che hanno registrato la presenza di illustri esponenti nazionali del mondo della politica e del giornalismo politico interno ed internazionale, c’era una numerosa rappresentanza del FLI calabrese, guidata dal Coordinatore regionale On. Angela Napoli e dal vice ing. Francesco Grandinetti oltre che dai cinque coordinatori provinciali.
“Nella mia qualità di Coordinatore provinciale – ha spiegato Annamaria Principe – ho avuto l’onore di rappresentare il territorio catanzarese che, come al solito, ha fatto registrare la presenza di una nutrita schiera di militanti che non hanno saputo resistere al richiamo di vivere dal di dentro l’annuale appuntamento di Mirabello e di ascoltare le parole di Gianfranco Fini nel suo discorso di chiusura della Festa Tricolore.
Sono state giornate intense, durante le quali è passato chiaramente il segnale di una convergente determinazione, da parte dei vertici nazionali di FLI, di proseguire nel lavoro di costruzione di una “Grande Casa della Nazione” – per dirla con le parole dell’On. Carmelo Briguglio – che unisca le quattro “casette” rappresentate da FLI, UDC, API ed MPA. Su questo aspetto, debbo dire che l’opinione pubblica ha già percepito ed approvato quale sarà il cammino che FLI intende percorrere e, la misura di questo gradimento, è espressa da quel 5,5% di posizionamento politico e di brand reputation, rilevato da SWG – società leader in Italia per le ricerche sociali e di mercato condotte on-line. Il sondaggio al 30 agosto 2011 divulgato da SWG indica chiaramente che FLI è pronto ad occupare sempre più spazio politico nel centrodestra italiano e che si prepara ad essere l’alternativa di domani, con il progressivo abbandono degli elettori del PdL e con la crisi del partito-famiglia di Berlusconi.
Nel corso dell’analisi politica che il Presidente Fini ha svolto nel suo intervento, ho avuto l’impressione che su tutti i presenti aleggiasse ancora il ricordo di quel dito puntato verso Berlusconi e, in senso lato, nei confronti del berlusconismo, entrambi inesorabilmente avviati verso un declino che viene testimoniato giornalmente dall’incapacità e dall’affanno dimostrati dal Governo B&B; quel dito che si agitava accusatore durante la Direzione Nazionale del PdL del 22 aprile 2010, diventa sempre più il simbolo, premonitore e fautore allo stesso tempo, della progressiva ed inarrestabile disfatta politica del PdL che, purtroppo, ha rovesciato i suoi dannosi effetti sull’intera società italiana, duramente colpita da una azione di Governo cieca e supponente e da manovre economiche, fatte e disfatte nel giro di pochi giorni, frutto di improvvisazione e palesemente inadeguate a far fronte, con equità e lungimiranza, alla tenuta ed alla crescita del nostro Paese sia di fronte ai mercati finanziari che agli stessi Stati membri della Comunità Europea.
Fini ha auspicato la nascita di un nuovo Governo, con un nuovo Premier individuato dal PdL che ha diritto di governare. Se questo non accadrà, saranno gli italiani a consegnare lo sfratto a Berlusconi direttamente dalle urne, le quali sanciranno l’affermazione del Terzo Polo come unione di forze moderate e pur determinate a raggiungere l’obiettivo di governare il Paese, nel segno di un’Italia pulita che deve ripartire da valori unificanti e da una politica, con la P maiuscola, che sia al servizio delle istituzioni. Un’Italia in cui credere, appunto, citando lo slogan della Festa Tricolore 2011 di Futuro e Libertà”.
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