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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 29 DICEMBRE 2024

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Grande successo per la presentazione del libro di Luigi Condemi di Fragastò

Grande successo per la presentazione del libro di Luigi Condemi di Fragastò

| Il 31, Dic 2011

Il magistrato della Corte dei Conti di Roma ha scelto la chiesa San Francesco di Gerace per presentare il suo “Amore e Rivoluzione (ottobre 1847)”

Grande successo per la presentazione del libro di Luigi Condemi di Fragastò

Il magistrato della Corte dei Conti di Roma ha scelto la chiesa San Francesco di Gerace per presentare il suo “Amore e Rivoluzione (ottobre 1847)”

 

 

Una chiesa di San Francesco gremita ha fatto da cornice, nel pomeriggio di ieri, alla presentazione di “Amore e Rivoluzione (ottobre 1847)” (Laruffa Editore, 2011) di Luigi Condemi di Fragastò. Magistrato della Corte dei Conti di Roma, di origini calabresi e autore di numerosi volumi giuridici, economici e di narrativa, l’autore è anche docente all’Università L.U.M.S.A. di Roma.

L’evento si è aperto con un minuto di raccoglimento osservato in memoria dei Cinque Martiri di Gerace, trucidati dalle truppe borboniche del generale Nunziante il secondo giorno di quell’ottobre 1847 evocato dal titolo dell’opera di Condemi, nelle pagine della quale è puntualmente ricostruito anche il mese che lo precedette, teatro della rivolta capeggiata dai cinque giovani patrioti calabresi.

Nell’introdurre i lavori, il Sindaco di Gerace, Giuseppe Varacalli, si è detto «fiero di concludere l’anno del 150° anniversario dell’Unità d’Italia con un omaggio alla cifra morale, al sacrificio dei Cinque Martiri di Gerace, e soprattutto agli ideali che ne hanno guidato le loro brevi esistenze: il rispetto della persona, l’uguaglianza, l’amicizia, la lealtà, l’amore per la Patria e per la Costituzione». In conclusione, il primo cittadino geracese ha poi ringraziato tutti i presenti, in particolar modo i colleghi amministratori dei comuni che diedero i natali ai cinque giovani liberali – Ardore, Caraffa del Bianco, Bovalino, Roccella Jonica e Siderno (i quali sono poi intervenuti per un breve saluto, unitamente al sindaco di Bianco, ndr) –, il Maggiore Alessandro Moccia, vice comandante del Gruppo Carabinieri di Locri, il Tenente Francesco Donvito ed il Tenente Nico Blanco, rispettivamente al comando della Compagnia Carabinieri di Bianco e di Locri; e ancora, il Capitano Marco Comparato e il Maresciallo Giacomo Chimienti, rispettivamente comandanti della Tenenza dei Carabinieri di Roccella e di Gerace. In ultimo, il Sindaco Varacalli ha calorosamente salutato e ringraziato il concittadino Nicola Gratteri, Procuratore Aggiunto della Repubblica presso la D.D.A. di Reggio Calabria. 

A prendere la parola è stato poi Domenico Laruffa, editore del libro al centro dell’incontro, il quale ha sottolineato come l’importanza dell’opera stia nel fatto che attraverso la formula del romanzo essa riesca a tracciare una visione storica, fornendo un’utile occasione per conoscere meglio e più a fondo la storia dei Cinque Martiri di Gerace. In seguito sono intervenuti gli storici Vincenzo Cataldo (Deputato di Storia Patria per la Calabria) e Giovanni Pittari, i quali si sono concentrati rispettivamente sull’aspetto storico e su quello più propriamente letterario dell’opera di Condemi, concordando infine sul merito dell’autore di aver raccontato in modo semplice ma dettagliato eventi storici di una portata non sempre adeguatamente riconosciuta dalla storiografia ufficiale.

A conclusione della serata, Luigi Condemi di Fragastò ha omaggiato i presenti con la sua cifra intellettuale e culturale permeata di una umana simpatia con la quale ha catturato e tenuto ben salda l’attenzione del pubblico, passando dai legislatori greci alle fandonie separatiste di certi pseudo politici, fino a concludere con un commosso tributo alla nobiltà d’animo di Michele Bello, Pietro Mazzoni, Gaetano Ruffo, Domenico Salvadori e Rocco Verduci, “rei” di non essersi rassegnati alle iniquità sociali e non solo che caratterizzavano la vita nel Distretto di Gerace nel 1847, stagliandosi come antesignani dei moti rivoluzionari che di lì a qualche anno avrebbero finalmente condotto all’Unità d’Italia.

redazione@approdonews.it