Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image

TAURIANOVA (RC), DOMENICA 10 NOVEMBRE 2024

Torna su

Torna su

 
 

“Gratuito patrocinio”, 15 persone denunciate per false attestazioni a Gioia Tauro Dichiaravano redditi inferiori rispetto a quelli effettivamente percepiti. Tra questi anche un commerciante che ha occultato, nella domanda presentata, redditi per circa 48 mila euro

“Gratuito patrocinio”, 15 persone denunciate per false attestazioni a Gioia Tauro Dichiaravano redditi inferiori rispetto a quelli effettivamente percepiti. Tra questi anche un commerciante che  ha occultato, nella domanda presentata, redditi per circa 48 mila euro
Testo-
Testo+
Commenta
Stampa

Nell’ambito dell’attività a tutela della spesa pubblica, le Fiamme Gialle di Gioia Tauro hanno dedicato particolare attenzione all’istituto giuridico del “gratuito patrocinio”.

Il gratuito patrocinio consiste, in buona sostanza, nel pagamento delle spese legali da parte dello Stato per le persone che non possono permettersi un difensore di fiducia a causa delle loro indigenti condizioni economiche.

La procedura prevede, per coloro che hanno in corso un’azione legale ed hanno un reddito particolarmente basso, le cui soglie sono fissate dalla normativa, la presentazione di un’istanza, allegando la relativa documentazione, con cui chiedono di accedere a tale beneficio.

La finalità di tale istituto è quello di assicurare il principio costituzionale di uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge che, tuttavia, si può prestare a degli abusi.

Infatti, dalle verifiche svolte dalla Guardia di Finanza su richiesta dei Tribunali, emergono anche casi in cui i richiedenti, al fine di accedere a tale beneficio, dichiarano il falso.

La meticolosa attività di ricerca e riscontro svolta dai finanzieri di Gioia Tauro ha permesso la denuncia di nr. 15 soggetti che hanno dichiarato all’Autorità Giudiziaria redditi inferiori rispetto a quelli effettivamente percepiti, tra questi, un commerciante che ha occultato, nella domanda presentata, redditi per circa 48 mila euro pur di ottenere il “gratuito patrocinio”