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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 24 NOVEMBRE 2024

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Gravi problematiche ospedale di Soverato: la Cisal ha incontrato il dg ff. dell’Asp Catalano Il manager si è impegnato a pagare a fine febbraio le turnazioni fino a dicembre 2014. "La Cisal vigilerà affinché ciò avvenga"

Gravi problematiche ospedale di Soverato: la Cisal ha incontrato il dg ff. dell’Asp Catalano Il manager si è impegnato a pagare a fine febbraio le turnazioni fino a dicembre 2014. "La Cisal vigilerà affinché ciò avvenga"
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Così per come anticipato, una delegazione di dirigenti nazionali Cisal, ha incontrato il dr. Mario Catalano D.G. f.f. dell’Asp di Catanzaro, per prospettargli ancor più dettagliatamente da vicino i gravi problemi economici ed organizzativi cui vanno incontro tutti i professionisti sanitari (medici e infermieri) a causa delle grosse carenze di personale esistenti in quella struttura ospedaliera, unico punto di riferimento per migliaia di cittadini-pazienti ….
La riunione tenutasi, in un clima cordiale e di reciproco rispetto, presso la direzione generale dell’Asp catanzarese – cui ha partecipato la delegazione della Cisal composta dal segretario nazionale Fabio Schiavone; dal consigliere nazionale Antonello Iuliano; dal vice segretario nazionale del comparto Sanità, Edualdo Posca e dal segretario regionale Cisal Medici, Renato Barone, è stato fortemente voluta per rappresentare, come anzidetto direttamente e in modo particolareggiato, al netto di possibili fraintendimenti e incomprensioni, tutta una serie di criticità non più tollerabili oltre.
Non è possibile infatti che gli stipendi vengano pagati in ritardo e che a questo si aggiunga una non totale corresponsione delle spettanze correnti relative ai doppi turni; alla reperibilità; ai turni festivi, notturni, di guardia, ecc. Tale atteggiamento configura un indebito arricchimento dell’Asp ai danni dei dipendenti.
Ed ancora, è inaudito non pagare chi, con turni supplementari e/o doppi turni, anticipatamente autorizzati quando non addirittura imposti non solo dalle circostanze ma dai vertici aziendali, copre una carenza di ben 4 unità mediche derivanti, come già detto e come ampiamente noto, dal blocco del turnover.
Questo ed altro ancora ha ribadito al dr Catalano la delegazione Cisal che ha assicurato che su tale punti non demorderà perché chi ha lavorato correttamente e con sacrificio, ha prodotto e va pagato.
Pur comprendendo le limitazioni derivanti dalle vigenti disposizioni ministeriali in tema di piano di rientro sanitario è impensabile che – hanno aggiunto i dirigenti Cisal – se da un lato, considerato che altre due strutture sanitarie nel corso di questi ultimi anni sono state soppresse, è impensabile che il territorio possa essere privato di quell’unico unico punto di riferimento sanitario degli abitanti di una vasta porzione di territorio della fascia jonica calabrese, delle Pre Serre e non solo, dall’altro è certo che così non si può andare avanti!
Non è concepibile, hanno specificato gli esponenti Cisal al manager pro-tempore – che ai tanti validi professionisti tra medici e paramedici in servizio in quel nosocomio – stante la pressante necessità di garantire i livelli minimi assistenziali – prima venga richiesto loro di far molti turni e reperibilità in più del dovuto contrattuale e poi, per intoppi e cavilli burocratici, non venga pagato loro quanto faticosamente guadagnato, solo perché qualche zelante dirigente amministrativo si trincera dietro a qualche cavillo burocratico.
Il dr Catalano, a sua volta, ha espresso il proprio convincimento che quello di Soverato è un ospedale che – nonostante le difficoltà operative in capo al personale – funziona molto bene.
Tant’è che a tutela dei sanitari di quel presidio si è già assunto ogni possibile responsabilità. Un esempio su tutti, le procedure volte ad assicurare nel reparto di anestesia, il temporaneo rimpiazzo di una unità lavorativa assente per maternità.
Ha ritenuto però , altresì, ribadire e chiarire che purtroppo – per una serie di errori manageriali commessi in passato dalle precedenti gestioni – la sanità calabrese è a tutt’oggi commissariata e chi deve prendere delle decisioni è spesso costretto a fare la dura scelta tra quanto farebbe per far rendere al meglio le strutture e quanto imposto dall’ex tavolo Massicci.
Nel corso della riunione, i dirigenti Cisal hanno appreso che il mancato pagamento delle premialità relative agli anni 2013-2014 è stato causato da un blocco dei fondi resosi necessario per verificare la correttezza procedurale – fermo restando la validità dei contenuti- seguita in alcuni anni antecedenti a quelli d’interesse. Dette verifiche e riconteggi sono giunti all’anno 2009 e , pertanto, entro qualche mese, in tempi rapidissimi poi stante la correttezza formale delle procedure adottate in quel biennio, saranno messi in pagamento le spettanze premiali 2013-14
In relazione alle spettanze per le turnazioni, di fatto competenze mensili anche se voci di spesa formalmente accessorie, poiché è giusto che queste vengano corrisposte periodicamente – i sindacalisti Cisal hanno ottenuto rassicurazioni e disponibilità affinché quanto dovuto ai lavoratori fino al mese di dicembre 2014 sia pagato entro la fine di febbraio. Il manager Asp ha spiegato che il ritardo del pagamento dello stipendio dello scorso gennaio è stato causato dal voler pagare ai dipendenti alcune voci stipendiali.
La Cisal – sempre fermamente persuasa che non è possibile non retribuire adeguatamente ed a tempo debito il personale che è costretto a lavorare con enormi sacrifici molto più del normale – nel prendere atto della buona volontà e delle intenzioni favorevoli espresse dall’attuale manager dell’Asp, non certo per mancanza di fiducia verso le indubbie doti personali e professionali di chi ha fatto tali promesse ma ben sapendo quanto la burocrazia conti nell’impatto risolutivo di tante situazioni, è pronta ad intervenire nelle opportune sedi regionali e romane (dove peraltro dette vicessitudini sono già state esposte) a supporto di tali buone intenzioni e progetti.
A tale scopo la suddetta delegazione Cisal annuncia di aver già richiesto un incontro anche con il governatore Oliverio con il quale, a tutela di tutti i lavoratori, avrà un faccia a faccia nei prossimi giorni.
Qualora neanche questo atteso incontro si rivelasse sufficiente per lo sblocco della vicenda e neanche in questo caso si riuscissero ad avere tutte le giuste risposte alle sacrosante attese dei lavoratori, la Cisal, per bocca dei suindicati dirigenti che comunque vogliono vederci chiaro e capire dove e quale sia esattamente l’ostacolo, sottolinea che non esiterà ad andare oltre, tant’è che è già in programma anche un incontro con il ministro della Sanità Beatrice Lorenzin.