Grazie alla “buona scuola”, personale Ata in ginocchio Mileto: "Ci risiamo! Nessuna immissione in ruolo per il personale Ata, ancora una volta posti accantonati per altro personale"
A dir poco sconcertante quanto emerge dal confronto avuto al MIUR con i
sindacati, sulle supplenze del personale ATA, *le 6.000 assunzioni* in
ruolo di cui la stessa ministra Giannini aveva dato tempo fa l’annuncio in
realtà non ci saranno, e non ci saranno nemmeno supplenze di durata
annuale, ma solo una provvisoria copertura dei posti *solo con nomine fino
all’avente titolo (art. 40 Legge 449/97)*, conferite dal dirigente
scolastico utilizzando a tal fine solo le graduatorie di circolo e
d’istituto, in attesa di destinarli, tra qualche mese, alla ricollocazione
del personale delle Province, personale derivante dalla “soppressione delle
Province”.In poche parole l’organico del personale ATA serve solo come
“ricollocamento” di altre categorie di lavoratori, *prima il personale
INIDONEO ora i “PROVINCIALI”*.Ecco fatto! Bel regalo al personale ATA delle nostre scuole, proprio
nell’anno del tanto propagandato anno della *buona scuola di renziana
memoria*!Assume 100.000 docenti ma per il personale ATA niente, anzi tagli a go go,
avevano previsto questo i fautori del renzismo? Chi dei colleghi ATA si era
illuso che Renzi e la Giannini avrebbero assunto noi “figli di un dio
minore” stamattina si è svegliato con questa sorpresa!Buona scuola per chi? Per la famiglie dei precari? Per i lavoratori della
provincia? Per la nostra SCUOLA? Chi ogni giorno come me entra dal portone
e vede sempre meno colleghi ATA in servizio, grazie ai tagli, SA BENISSIMO
che non puoi mettere in servizio personale proveniente da “altri ENTI”
perché non ha la competenza di chi lavora anche da 15 anni come precario
del personale ATA.Facile immaginare quale supporto potranno avere da una precarietà
sistematica: se poi si aggiunge che i supplenti in caso di assenza non
potranno essere sostituiti, si completa il quadro di una situazione che
lascia tutti senza parole, svelando la falsità delle tante promesse fatte
da Renzi.Non si contesta, ovviamente, il diritto del personale delle Province a una
ricollocazione, ma non è per niente accettabile che ciò avvenga portando
via il posto ad altri LAVORATORI che nella scuola lavorano da anni, ai
quali si è promessa una stabilizzazione oggi negata e che finiranno
drammaticamente per allungare la lista dei disoccupati.Sono oltre 15.000 i precari ATA che *ogni anno mandano avanti la scuola**,*
maturando così anche l’esperienza necessaria per far fronte a un servizio
che non è un lavoro qualunque, essendo rivolto a bambini e ragazzi, spesso
in situazione di disabilità, o svolto dai colleghi Tecnici nei laboratori
nei quali serve sempre più specializzazione, o in segreterie dove con il
decentramento E’ AUMENTATA la gestione amministrativa del personale tutto.Eliminare con un colpo di spugna questo personale significa, oltre al danno
enorme della perdita del lavoro per i diretti interessati, anche gravissimi
disagi per la funzionalità e il buon andamento del servizio scolastico.Allo scrivente ritornano in mente le battute di Gelminetor “ci sono più
bidelli che carabinieri”, ora mi aspetto che Renzi o la Ministra Giannini
dicano che forse se tolgono i bidelli e mettono la vigilanza privata si
risparmiano i soldi degli Italiani.Michele Mileto , già Candidato al CSPI per la FGU ATA , componente
segreteria Provinciale *ANTES-SINATAS* Reggio Calabria, ex precario ATA