Guardare dentro, facendo entrare la luce del Natale L’appello alla politica di mons. Savino
«Vi invito a guardare al vostro servizio istituzionale “nella sua luce”, la luce del Natale, di Gesù, astro che viene nel nostro mondo dall’alto, dal Padre della luce» (Non basta ri-formare, occorre tras-formare, 16 dicembre 2019). Così mons. Francesco Savino, vescovo di Cassano all’Jonio, introduce il messaggio natalizio rivolgendosi alle istituzioni politiche, una spiritualità che entra nella politica, nel gioco di due parole che danno titolo alla breve ma profonda lettera di auguri: Ri-formare e Trasformare.
Il presule chiede ospitalità, si potrebbe pensare che le sue parole si fermino ad un semplice augurio esortativo, tuttavia, letto e contestualizzato, il messaggio richiama ad una riflessione, invita ad una progettualità, a ridare spiritualità alla politica, legata alla qualità umana di chi si impegna in essa, mettendo al centro la persona, sapendo dare futuro e speranza.
Occorre innanzitutto ripartire dalla ricostruzione della fiducia, oggi in deficit, per tante circostanze e mons. Savino entra nei punti salienti, riprendendo alcune riflessioni del sociologo Mauro Magatti, per poter parlare di una tras-formazione, tre pilastri: fiducia, legalità e capacità di investire. È necessario investire sulla famiglia, sulla qualità della salute, che in Calabria è latitante, tutelare la dignità di chi è debole, offrire la capacità di ridistribuzione delle risorse, mettendo sempre al centro la persona. Il suggerimento alla politica del vescovo parte da un atteggiamento, “lo sguardo contemplativo”, cioè, la capacità di “guardare dentro”, in profondità.
Infine, «Come vostro Pastore che vive “le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce” (Gaudium et Spes) della Diocesi, vi auguro di partire dal Natale di Dio, che spezza ogni confine, perchè nella propria responsabilità personale ed istituzionale, ciascuno faccia la sua parte non solo per ri-formare la politica ma anche per tra-sformarla».
La spiritualità che intende mons. Savino, è la costruzione di relazioni generative, il noi, di ricreare il bene comune e camminare insieme, non quale invasione di campo, ma nella responsabilità di costruire il presente e il futuro per le nuove generazioni. Il percorso del messaggio, è mostrare come la politica sia anche spazio per quello spirituale, e incontrando questa dimensione si può servire la comunità, riconducendo una politica mite, sensata e umanizzata.