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TAURIANOVA (RC), MARTEDì 24 DICEMBRE 2024

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Guccione(Pd): “Norme antisismiche approvate grazie alla minoranza”

Guccione(Pd): “Norme antisismiche approvate grazie alla minoranza”

| Il 10, Giu 2012

Il voto di astensione ha consentito l’approvazione in commissione regionale

Guccione(Pd): “Norme antisismiche approvate grazie alla minoranza”

Il voto di astensione ha consentito  l’approvazione in commissione  regionale

 

 

 

COSENZA-  Solo la grande responsabilità e l’equilibrio dei Consiglieri regionali di minoranza del centrosinistra Carlo Guccione e Antonio Scalzo (Pd), Emilio De Masi (Idv), membri della IV Commissione del Consiglio regionale della Calabria ”Assetto e utilizzazione del territorio. Protezione dell’Ambiente”, presieduta da Alfonso Dattolo ha consentito, attraverso il voto di astensione e la presenza di questi ultimi, il raggiungimento del numero legale e l’approvazione del progetto di legge di iniziativa del consigliere Gesuele Vilasi (PdL), con cui si introducono modifiche alla legge 35/2009 in relazione alle “procedure per la denuncia, il deposito e l’autorizzazione di interventi di carattere strutturale e per la pianificazione territoriale”.

Si tratta di modifiche urgenti che si sono rese necessarie dopo le gravi conseguenze causate dal sisma in Emilia Romagna. Dopo quasi tre anni di rinvii e molti di più in cui si è costruito praticamente solo attraverso pochissimi controlli a campione (5-6%) o, addirittura. senza alcun controllo, la normativa regionale antisismica ora approderà in Consiglio regionale e potrebbe diventare operativa già dal 1° luglio prossimo. Da quella data, dunque, sarà obbligatoria, ai fini del rilascio della concessione edilizia, la conformità ai requisiti previsti dalla normativa antisismica.

“La legge regionale 35/2009 –hanno, comunque, più volte evidenziato ed avvertito i consiglieri del centrosinistra che, nel corso della riunione della commissione, avevano persino abbandonato l’aula per protesta, mettendo tra l’altro in evidenza l’assenza eclatante della maggioranza- è generica, ambigua e presenta diverse criticità per quanto riguarda il tipo di controllo che gli uffici dovranno effettuare e, quindi, il tipo di autorizzazione che dovranno rilasciare.

Essa, infatti, non solo non chiarisce se ci si deve limitare ad un controllo qualitativo o quantitativo (controllo numerico) dei progetti ma, per un eventuale controllo numerico, gli uffici non dispongono neanche di mezzi per effettuare verifiche di sicurezza secondo quanto previsto dalle NTC (Nuove Tecniche per le Costruzioni) del 2008, per le quali occorrono potenti codici di calcolo non previsti dal sistema SIERC il quale si limita solo ad un controllo generico e non puntuale.

A tutto ciò va aggiunto il fatto che, con l’applicazione della legge 35/2009, i progetti da controllare per le opere ordinarie (non strategiche) cresceranno del 100% e che il personale specializzato attualmente in forza agli uffici dell’ex Genio Civile (ora Ufficio Tecnico Regionale), costituito da poche unità,  si presenta assolutamente impreparato e inadeguato a recepire l’enorme mole di lavoro che si presenterà.

Basti pensare che, solo nella provincia di Cosenza, il numero di progetti che “transitano” mediamente dagli uffici dell’ex Genio Civile è pari a circa 5000 unità e che tali progetti dovrebbero essere controllati da un numero di tecnici specializzati che attualmente non supera le 6-7 unità.

Il SIERC (Sistema Informatizzato Edilizia Regione Calabria) che la Regione ha commissionato all’Eucenter di Pavia per supportare gli uffici regionali dell’ex Genio Civile ad istruire le pratiche da autorizzare – a fronte di una spesa abnorme sostenuta (1.500.000 euro) – è, inoltre, un sistema insufficiente perché fornisce solo informazioni generiche e quindi incompatibili con la complessità dei calcoli di un progetto. Inoltre il sistema è utilizzabile soltanto per  edifici in  cemento armato; tutte le altre tipologie di opere (vedi edifici in muratura, opere geotecniche in generale come gallerie, paratie, muri, ecc) -che rappresentano un’aliquota molto rilevante di casi- non sono nemmeno prese in considerazione dal sistema”.

“Tutto ciò, quindi, se non si corre immediatamente ai ripari –conclude la nota- avrà un’unica ed inevitabile conseguenza: la paralisi completa dell’attività degli uffici del settore tecnico regionale, con conseguenze facilmente immaginabili

Redazione@approdonews.it