Guido Longo, piano Covid urgente, ma prima di tutto la legalità Il neo commissario alla sanità al suo arrivo in Calabria ha poi detto che incontrerà a breve sia il presidente ff Spirlì e il procuratore Gratteri
Il nuovo commissario ad acta per la sanità in Calabria Guido Longo, è arrivato oggi nel suo ufficio, l’attesa è tanta per capire quali saranno le sue direttive per risanare un “cancro” che da molto tempo oramai colpisce la regione. Carenza di personale medico, infermieristico e operatori sanitari nonché una atavica decadenza strutturale per quanto concerne gli ospedali dove per tali anomalie, siamo stati classificati in zona rossa dal governo centrale.
La sua nomina è stata figlia di un lungo travaglio per la rinuncia due commissari costretti a dimettersi come Cotticelli e Zuccatelli, seguiti da una serie di polemiche nazionali. Fino al rifiuto di “scendere in Calabria” da parte dell’ex rettore della “Sapienza” Eugenio Gaudio.
Oggi “mi insedio alla Regione, speriamo di poter fare qualcosa di buono per la Calabria e per i calabresi”, queste le prime parole dell’ex prefetto di Vibo Valentia.
“Bisogna prima vedere con i propri occhi, capire e poi partire. Sarà senz’altro necessario tener conto dell’aspetto amministrativo contabile, ma è altrettanto importante la territorializzazione della prestazione sanitaria”.
Poi ha dichiarato che a breve incontrerà sia il presidente ff della Regione Calabria, Nino Spirlì, che il procuratore della Repubblica di Catanzaro, Nicola Gratteri.
La prima cosa delle sue intenzioni da commissario della sanità sarà la redazione del programma operativo Covid e poi, la parola d’ordine sarà “la legalità si fa con gli atti, non con le parole”, continuando ancora che, “La legalità innanzitutto porta servizi migliori – ha detto -, libertà di scelta e soprattutto risparmio vi è però l’esigenza di migliorare qualitativamente lo standard di sanità”.
(GiLar)