Happening dei giovani verso il Sinodo Tra un anno si svolgerà a Roma la XV Assemblea generale ordinaria
Tra un anno si svolgerà a Roma la XV Assemblea generale ordinaria del sinodo dei vescovi dedicata esclusivamente ai giovani che avrà come argomento: “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale”. Le diocesi di tutto il mondo si stanno preparando –analizzando i rispetti contesti – per offrire un contributo alla discussione dei padri sinodali, progettando inoltre dei percorsi pastorali che ha come riferimento la realtà dei giovani. Anche la nostra Chiesa locale avverte l’istanza profetica e l’obbligo di interrogarsi, scorgendo nei giovani il “sismografo” della nostra pastorale in questo momento epocale, una chance che impone alla Chiesa di rendersi nuovamente disponibile alle sfide emergenti, nell’ambito di un rapporto che si fa sempre più debole, dove è necessario avviare qualcosa di nuovo nella transizione verso un inedito stile di coinvolgimento e di accompagnamento dei giovani.
Con questi auspici, domenica 3 settembre, nella Casa di accoglienza del Villaggio Zervò nel cuore verde dell’Aspromonte, – in tempi recenti la struttura ha ospitato la Comunità Incontro fondata da don Gelmini, adesso passata in gestione ad una cooperativa sociale di Oppido Mamertina -, la Pastorale Giovanile diocesana ha dato il via agli incontri partendo con l’Happening dei giovani. Una giornata trascorsa tra la distensione della bellezza spontanea del luogo che la natura ci offre e momenti impegnati nella riflessione che hanno seguito la traccia dell’itinerario proposto diviso in tre step: “Chiesa ascoltami”; “Chiesa ti ascolto”; Chiesa ti interrogo”. Ecco: la Chiesa deve essere capace di ascoltare, di farsi ascoltare, di ricevere e di donare.
È provvidenziale che la Chiesa universale si fermi a riflettere sui giovani, che al di là dei questionari, dei documenti, che certamente serviranno al Sinodo, senza pregiudizi e uscendo dalle difensive, è chiamata a cogliere l’opportunità di convertire il proprio sguardo per ascoltare le aspirazioni, i sogni, i drammi e guardare insieme ai giovani, soprattutto nella Piana che soffre le patologie della rassegnazione e del fatalismo, sovente vittima di passività su temi cruciali di rilevanza sociale come la mancanza di lavoro e la piaga della ‘ndrangheta.
Alla riuscita del bel momento comunitario hanno contribuito innanzitutto la presenza di circa una cinquantina di ragazzi provenienti da alcune parrocchie della diocesi, l’esperta guida con imprinting salesiano di Suor Marinella Gioia – direttrice dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice di Rosarno-, la collaborazione del movimento laicale Rinnovamento nello Spirito, della Gioventù francescana e dell’équipe di animatori della Pastorale giovanile. La conclusione di questo Happening si è conclusa con la Messa concelebrata da don Mimmo Caruso e da don Leonardo Manuli, incaricato diocesano per la Pastorale giovanile. Una chiave importante della giornata condivisa con i ragazzi è che tutti noi non siamo né spettatori della storia, né della Chiesa, ma protagonisti e artefici del destino di questa terra.