Humanitas University festeggia 10 anni e inaugura l’Innovation Building
redazione | Il 27, Feb 2024
MILANO (ITALPRESS) – Inaugurato l’Anno Accademico 2023/2024 di Humanitas University, che nel 2024 festeggia dieci anni dalla sua fondazione. Presenti alla cerimonia il Ministro della Salute Orazio Schillaci, il Presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, il sindaco di Milano Giuseppe Sala e il sindaco di Pieve Emanuele Pierluigi Costanzo. La Lectio Magistralis “Precision medicine: lessons from the fields” è stata affidata al professor Mark A. Rubin, Direttore del Centro per la Medicina di Precisione di Berna e del Dipartimento di Ricerca Biomedica dell’Università di Berna.
La cerimonia è stata l’occasione per riflettere sulla storia e le sfide future dell’Ateneo, nato alle porte di Milano in posizione strategica: a due passi dall’Istituto Clinico Humanitas e dal centro di Ricerca dove lavorano oltre 500 scienziati. Oggi sono più di 2700 gli studenti iscritti ai 7 corsi di Laurea e ai corsi post lauream di Humanitas University. In particolare: corso di Laurea in Medicina e Chirurgia, in lingua inglese; MEDTEC School, in lingua inglese, progettato da Humanitas University in collaborazione con il Politecnico di Milano con l’obiettivo di integrare e potenziare le competenze tipiche del medico chirurgo con quelle di base e applicate dell’Ingegneria Biomedica; corso di Laurea in Fisioterapia; corso di Laurea in Infermieristica, presente anche a Bergamo, Castellanza e Catania; corso di Laurea Magistrale in Scienze Infermieristiche e Ostetriche; corso di Laurea in Tecniche di Laboratorio Biomedico e corso di Laurea in Tecniche di Radiologia Medica per Immagini e Radioterapia. Questi ultimi due, triennali, novità del 2023. Sono oltre 1.400 coloro che si sono laureati o che hanno conseguito un titolo post lauream.
“Humanitas University è un’avventura iniziata dieci anni fa da un prato che oggi riconferma il suo slancio verso il futuro – commenta Gianfelice Rocca, Presidente di Humanitas -. Vogliamo essere un centro in cui le nuove forme di intelligenza, la digitalizzazione, la robotica, siano di aiuto ai medici e ai pazienti. La nostra Università fa parte di un triangolo della conoscenza sostenibile: si collega agli ospedali Humanitas che lo scorso anno hanno curato 1.3 milioni di pazienti e sono stati riconosciuti da Agenas per l’alta qualità clinica; si collega inoltre alla Ricerca, che vuole avere un impatto concreto sul progresso della Medicina e migliorare le cure per tutti”.
Con docenti di fama internazionale e una Visiting Faculty che comprende anche Premi Nobel, Humanitas University oggi conta oltre il 40% di studenti internazionali iscritti al Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia. Un percorso di crescita riconosciuto dal ranking Times Higher Education (THE) che posiziona l’Ateneo tra le prime 300 università al mondo e nella fascia tra le prime 151 – 175 migliori università di Medicina.
Il decimo anno dell’Ateneo segna anche l’inizio del Rettorato del professor Luigi Maria Terracciano.
“Le Scienze della Vita stanno attraversando un’epoca di evoluzione accelerata con lo sviluppo tecnologico, l’intelligenza artificiale e la medicina di precisione – afferma Terracciano, rettore di Humanitas University -. Tuttavia, questo progresso non deve far dimenticare il ruolo essenziale dell’essere umano. Abbiamo una visione dei prossimi 10 anni: lavoreremo per costruire infrastrutture all’avanguardia che sostengano la nostra missione, creando programmi accademici innovativi, disegnando nuovi percorsi di formazione adeguati alle sfide che il futuro ci pone. Accresceremo la nostra competitività a livello europeo e internazionale, offrendo spazi per il dialogo interculturale e promuovendo la Ricerca che contribuisca al progresso scientifico e alla cura della comunità. Nel decimo anniversario di Humanitas University, il Roberto Rocca Innovation Building vuole essere proprio questo: un luogo di contaminazione di saperi, di didattica, Ricerca e innovazione, al cui centro si pone la cura della persona che soffre”.
La risposta di Humanitas University alle sfide del futuro si chiama Roberto Rocca Innovation Building: la casa in cui far crescere e stimolare le idee, aiutare gli studenti a metterle in pratica in sinergia con l’ospedale, il Centro di Ricerca e il mondo delle aziende. Un incubatore di start-up, uno spazio fisico di 6 mila metri quadri in cui sperimentare le frontiere della microscopia, della stampa 3D e dell’intelligenza artificiale. L’edificio è inoltre pensato per le necessità degli studenti di MEDTEC.
L’Innovation Building è intitolato all’Ingegnere Roberto Rocca, tra i fondatori del Gruppo Techint, fortemente impegnato nella promozione dell’innovazione e della cultura scientifica. L’edificio riflette anche architettonicamente e nell’organizzazione degli spazi l’integrazione tra Medicina e Ingegneria: laboratori avanzati di stampa 3D e di microscopia elettronica, in un setting che favorisce lo scambio di conoscenze e la comunicazione tra studenti e docenti di discipline diverse. Sempre qui trova casa l’AI Center, il centro di Intelligenza Artificiale di Humanitas in cui medici, ricercatori, data scientist e ingegneri lavorano insieme per identificare nuovi sistemi di diagnosi, garantire cure sempre più personalizzate, incrementare la velocità e la precisione degli interventi e aiutare gli ospedali in un migliore accompagnamento e cura del paziente.
La struttura, progettata dall’Architetto Filippo Taidelli, nasce per essere inserita armoniosamente tra gli altri edifici del Campus di Humanitas University ma con un carattere identitario innovativo.
L’Innovation Building è stato realizzato secondo moderni parametri di sostenibilità ambientale. Grazie a un approccio virtuoso dal punto di vista energetico, l’edificio ha ottenuto un riconoscimento d’eccellenza internazionale, la Certificazione LEED Gold: standard mondiale per le costruzioni ecocompatibili. Inoltre, la struttura ha ricevuto il “Wood Architecture Prize” by Klimahouse, che premia le opere architettoniche realizzate in legno e dall’elevato grado di efficienza energetica. Costruzioni destinate a diventare un punto di riferimento in risposta ai criteri internazionali imposti dalle pressanti sfide climatiche e di sostenibilità ambientale.
La cerimonia è stata l’occasione per riflettere sulla storia e le sfide future dell’Ateneo, nato alle porte di Milano in posizione strategica: a due passi dall’Istituto Clinico Humanitas e dal centro di Ricerca dove lavorano oltre 500 scienziati. Oggi sono più di 2700 gli studenti iscritti ai 7 corsi di Laurea e ai corsi post lauream di Humanitas University. In particolare: corso di Laurea in Medicina e Chirurgia, in lingua inglese; MEDTEC School, in lingua inglese, progettato da Humanitas University in collaborazione con il Politecnico di Milano con l’obiettivo di integrare e potenziare le competenze tipiche del medico chirurgo con quelle di base e applicate dell’Ingegneria Biomedica; corso di Laurea in Fisioterapia; corso di Laurea in Infermieristica, presente anche a Bergamo, Castellanza e Catania; corso di Laurea Magistrale in Scienze Infermieristiche e Ostetriche; corso di Laurea in Tecniche di Laboratorio Biomedico e corso di Laurea in Tecniche di Radiologia Medica per Immagini e Radioterapia. Questi ultimi due, triennali, novità del 2023. Sono oltre 1.400 coloro che si sono laureati o che hanno conseguito un titolo post lauream.
“Humanitas University è un’avventura iniziata dieci anni fa da un prato che oggi riconferma il suo slancio verso il futuro – commenta Gianfelice Rocca, Presidente di Humanitas -. Vogliamo essere un centro in cui le nuove forme di intelligenza, la digitalizzazione, la robotica, siano di aiuto ai medici e ai pazienti. La nostra Università fa parte di un triangolo della conoscenza sostenibile: si collega agli ospedali Humanitas che lo scorso anno hanno curato 1.3 milioni di pazienti e sono stati riconosciuti da Agenas per l’alta qualità clinica; si collega inoltre alla Ricerca, che vuole avere un impatto concreto sul progresso della Medicina e migliorare le cure per tutti”.
Con docenti di fama internazionale e una Visiting Faculty che comprende anche Premi Nobel, Humanitas University oggi conta oltre il 40% di studenti internazionali iscritti al Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia. Un percorso di crescita riconosciuto dal ranking Times Higher Education (THE) che posiziona l’Ateneo tra le prime 300 università al mondo e nella fascia tra le prime 151 – 175 migliori università di Medicina.
Il decimo anno dell’Ateneo segna anche l’inizio del Rettorato del professor Luigi Maria Terracciano.
“Le Scienze della Vita stanno attraversando un’epoca di evoluzione accelerata con lo sviluppo tecnologico, l’intelligenza artificiale e la medicina di precisione – afferma Terracciano, rettore di Humanitas University -. Tuttavia, questo progresso non deve far dimenticare il ruolo essenziale dell’essere umano. Abbiamo una visione dei prossimi 10 anni: lavoreremo per costruire infrastrutture all’avanguardia che sostengano la nostra missione, creando programmi accademici innovativi, disegnando nuovi percorsi di formazione adeguati alle sfide che il futuro ci pone. Accresceremo la nostra competitività a livello europeo e internazionale, offrendo spazi per il dialogo interculturale e promuovendo la Ricerca che contribuisca al progresso scientifico e alla cura della comunità. Nel decimo anniversario di Humanitas University, il Roberto Rocca Innovation Building vuole essere proprio questo: un luogo di contaminazione di saperi, di didattica, Ricerca e innovazione, al cui centro si pone la cura della persona che soffre”.
La risposta di Humanitas University alle sfide del futuro si chiama Roberto Rocca Innovation Building: la casa in cui far crescere e stimolare le idee, aiutare gli studenti a metterle in pratica in sinergia con l’ospedale, il Centro di Ricerca e il mondo delle aziende. Un incubatore di start-up, uno spazio fisico di 6 mila metri quadri in cui sperimentare le frontiere della microscopia, della stampa 3D e dell’intelligenza artificiale. L’edificio è inoltre pensato per le necessità degli studenti di MEDTEC.
L’Innovation Building è intitolato all’Ingegnere Roberto Rocca, tra i fondatori del Gruppo Techint, fortemente impegnato nella promozione dell’innovazione e della cultura scientifica. L’edificio riflette anche architettonicamente e nell’organizzazione degli spazi l’integrazione tra Medicina e Ingegneria: laboratori avanzati di stampa 3D e di microscopia elettronica, in un setting che favorisce lo scambio di conoscenze e la comunicazione tra studenti e docenti di discipline diverse. Sempre qui trova casa l’AI Center, il centro di Intelligenza Artificiale di Humanitas in cui medici, ricercatori, data scientist e ingegneri lavorano insieme per identificare nuovi sistemi di diagnosi, garantire cure sempre più personalizzate, incrementare la velocità e la precisione degli interventi e aiutare gli ospedali in un migliore accompagnamento e cura del paziente.
La struttura, progettata dall’Architetto Filippo Taidelli, nasce per essere inserita armoniosamente tra gli altri edifici del Campus di Humanitas University ma con un carattere identitario innovativo.
L’Innovation Building è stato realizzato secondo moderni parametri di sostenibilità ambientale. Grazie a un approccio virtuoso dal punto di vista energetico, l’edificio ha ottenuto un riconoscimento d’eccellenza internazionale, la Certificazione LEED Gold: standard mondiale per le costruzioni ecocompatibili. Inoltre, la struttura ha ricevuto il “Wood Architecture Prize” by Klimahouse, che premia le opere architettoniche realizzate in legno e dall’elevato grado di efficienza energetica. Costruzioni destinate a diventare un punto di riferimento in risposta ai criteri internazionali imposti dalle pressanti sfide climatiche e di sostenibilità ambientale.
– foto xh7/Italpress –
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