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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 05 GENNAIO 2025

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I cambiamenti climatici causeranno un aumento della febbre dengue?

I cambiamenti climatici causeranno un aumento della febbre dengue?

| Il 25, Ago 2014

In Inghilterra alcuni esperti sostengono che i turisti che visitano l’Italia e la Spagna potrebbero essere a rischio

I cambiamenti climatici causeranno un aumento della febbre dengue?

In Inghilterra alcuni esperti sostengono che i turisti che visitano l’Italia e la Spagna potrebbero essere a rischio

 

La dengue è un’infezione virale diffusa dalle zanzare. I sintomi includono una grave
malattia simil-influenzale, febbre, mal di testa, dolori muscolari, eruzioni cutanee,
nausea e vomito. Gli scienziati hanno detto che mentre il Messico ha meno cambiamenti
metereologici durante le diverse stagioni rispetto all’Europa, in futuro si dovrà
stare più attenti specie ai paesi del bacino del Mediterraneo. Nel mese di luglio,
i funzionari della sanità britannici hanno detto che il numero di viaggiatori di
ritorno in Inghilterra con la febbre dengue è in aumento. Tra il 2012 e il 2013,
i funzionari hanno notato un aumento del 58 % nel numero di casi di febbre dengue
riportati tra i turisti. Il Public Health England (PHE) l’agenzia esecutiva del
Dipartimento della Salute nel Regno Unito ha detto che nel 2013, sono tornate un
totale di 541 persone in Gran Bretagna con l’infezione da dengue da paesi colpiti,
rispetto alle 343 persone nel 2012. La maggior parte dei casi sono stati segnalati
di rientro da viaggi in India e Thailandia, ma PHE anche notato un aumento dei casi
associati ai viaggi alle Barbados nel corso del 2013. Giovanni D’Agata, presidente
dello “Sportello dei Diritti [1]”, ricorda che le zanzare Aedes, responsabili
del virus, hanno notevoli capacità di adattamento anche a climi temperati e relativamente
freddi. Possono sfruttare per la riproduzione anche piccolissime raccolte di acqua
piovana, quali quelle che si formano nei barattoli vuoti, nei sottovasi, nelle vasche
ornamentali, nei pneumatici usati e sono ormai diffuse anche in Italia. Dopo essere
state importate nel nostro paese nel 1990, si sono ormai distribuite in almeno 10
regioni italiane ma la loro presenza non è stata associata a casi di dengue indigena.