I cambiamenti climatici potrebbero avere un impatto negativo sulla Torre pendente di Pisa
I cambiamenti climatici potrebbero influire negativamente sulla stabilità della Torre pendente di Pisa. Ciò ha sottolineato Carlo Viggiani, esperto di geotecnica e membro della commissione, che è responsabile della supervisione del monumento. Il fenomeno delle forti precipitazioni in Italia potrebbe contribuire all’ammorbidimento del suolo e alla rosicchiatura della stabilità del monumento, secondo Viggiani. “La torre è comunque sana e crediamo che rimarrà lì per altri 300 a 400 anni”, ha detto l’esperto. La struttura di 800 anni era stata “raddrizzata” tra il 1993 e il 2001 con pesi che pesavano diverse tonnellate sotto la fondazione di 44 centimetri. Durante l’azione è stato fissato da robusti cavi d’acciaio. La Torre Pendente di Pisa, patrimonio dell’umanità, evidenzia Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, è stata riaperta nel dicembre 2001 dopo undici anni. L’edificio alto 58,5 metri aveva iniziato a inclinarsi poco dopo la sua costruzione nel 1173. Quando l’edificio ha minacciato di cadere a un’inclinazione di 4,5 metri dalla verticale, è stato chiuso nel 1990 per i visitatori. La costruzione è costata 28 milioni di euro.