I capigruppo della Regione dicono sì ad un tavolo tecnico su Terina
redazione | Il 26, Giu 2014
I sindacati ringraziano e sottolineano: “La diligenza e lo spirito di abnegazione delle professionalità, da sole, non sono più sufficienti per il prosieguo dell’attività della Fondazione”
I capigruppo della Regione dicono sì ad un tavolo tecnico su Terina
I sindacati ringraziano e sottolineano: “La diligenza e lo spirito di abnegazione delle professionalità, da sole, non sono più sufficienti per il prosieguo dell’attività della Fondazione”
A conclusione dell’audizione tenutasi durante
la conferenza dei capigruppo che ha preceduto i lavori dell’ultima seduta del
Consiglio regionale della Calabria, i rappresentanti sindacali dei lavoratori della
Fondazione Terina hanno rilasciato la seguente dichiarazione: “Ringraziamo il Presidente
della massima Assise regionale, l’On. Franco Talarico – e tutti i capigruppo delle
forze presenti in Consiglio Regionale – per l’attenzione dimostrata nei confronti
delle gravi problematiche che affliggono i 41 lavoratori dell’unico Ente di ricerca
partecipato totalmente dalla Regione Calabria i quali, allo stato, avanzano ben sei
mensilità stipendiali e versano in una situazione di assoluta incertezza per il
loro futuro lavorativo.I componenti la conferenza dei capi-gruppo – su impulso
del Presidente del Consiglio – recependo responsabilmente e in maniera corale l’istanza
di audizione avanzata dalle forze sindacali, all’esito dell’incontro tenuto presso
la sede del Consiglio Regionale hanno convenuto sull’opportunità di costituire
immediatamente un tavolo di concertazione per l’emergenza Terina, del quale faranno
parte gli stessi presidenti dei gruppi politici consiliari, le Organizzazioni sindacali,
l’on. Talarico, la Presidente f.f. Antonella Stasi, gli assessori della G.R.
e il Commissario della Fondazione, Pasqualino Scaramuzzino. Tale task force tecnica
operativa – secondo un crono-programma concordato sempre in sede di audizione –
si riunirà già nella prossima settimana al fine precipuo di stabilire, con certezza:
criteri, modalità e tempi rapidi per la collocazione in altri enti e/o agenzie regionali
di almeno 28 unità lavorative in ossequio a quanto impone dalla Legge 24 del 2013.D’altro
canto, tutti i soggetti presenti hanno concordato sull’evidenza per la quale, così
com’è strutturata, la Fondazione Mediterranea Terina non può più andare avanti. L’Ente,
in questo drammatico momento della sua storia, sta sopperendo alle gravi difficoltà
che lo attanagliano grazie ai sacrifici ed al senso del dovere dei propri lavoratori:
tuttavia, la diligenza e lo spirito di abnegazione delle professionalità, da sole,
non sono più sufficienti per il prosieguo dell’attività della Fondazione. Per
tale ragione si rende necessario – ed improcrastinabile – un intervento pienamente
efficace e risolutivo da parte degli organi preposti che, a tutt’oggi, dopo ben
14 mesi dall’approvazione della Legge di riforma degli enti e delle fondazioni
regionali, non hanno ancora applicato l’art. 13 della Legge 24/13, che riguarda
proprio la riorganizzazione (e razionalizzazione) della Fondazione Terina. Confidiamo
che lo stesso spirito di responsabilità che ha caratterizzato i lavori odierni della
conferenza dei capigruppo saprà essere la Stella Polare dei prossimi delicati
lavori del Tavolo di concertazione, che è stato annunciato come preciso impegno
dell’Amministrazione regionale e che le OO.SS. intendono come vero banco di prova
per una politica regionale che dev’essere fattiva e capace di risolvere i problemi.