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TAURIANOVA (RC), DOMENICA 22 SETTEMBRE 2024

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I fedeli piangono la scomparsa di Padre Benigno Morabito Il cappuccino si è spento ieri sera a seguito di un malore

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di Teresa Cosmano

Padre Benigno Morabito non c’è più. Si è spento ieri, nella sua residenza di Taurianova, all’interno del convento dei cappuccini, dopo un malore. Inutili i tentativi di rianimarlo, padre Benigno, da tempo malato di cuore, non ce l’ha fatta. I funerali dell’amato padre francescano, si svolgeranno domani, alle 10.30, nella chiesa del convento dei padri cappuccini di Taurianova.

Padre Benigno, che 6 anni fa aveva festeggiato i 50 anni di sacerdozio, era molto amato, non solo a Taurianova, ma anche a Molochio, dove per ben 18 anni fu rettore del Convento dei cappuccini, annesso al Santuario della Madonna di Lourdes, riportato all’antico splendore proprio da padre Benigno. Era il 1994 quando il frate cappuccino venne nominato rettore del convento molochiese, e in soli due anni riuscì a restaurare il santuario e ricostruire il convento. Nel 1996 ridiede vita alle fraternità del Terz’ordine francescano, della Gifra e degli Araldini. Tante altre sono state le opere compiute da padre Benigno negli anni in cui fu rettore del convento a Molochio, come la Casa accoglienza per i pellegrini che giungono da ogni dove per visitare quello che è il primo santuario in Italia ad essere dedicato alla Madonna di Lourdes.

Nel 2012 padre Benigno subì un duro colpo dall’allora vescovo della diocesi di Oppido-Palmi Luciano Bux. Quest’ultimo infatti, alle soglie della pensione, decretò la fine di tutte le celebrazioni religiose sia nel santuario della Madonna di Lourdes di Molochio che nella chiesa di Sant’Antonio di Padova di Taurianova, entrambi retti da padre Benigno. Secondo il vescovo Bux, le due chiese non sarebbero mai state dichiarate oratori pubblici e pertanto al loro interno non era possibile celebrare messe per i fedeli, ma solo per i frati cappuccini che vi soggiornavano. Una decisione che indignò i fedeli e sprofondò padre Benigno nell’amarezza.

Il colpo di grazia però arrivò nel 2014, quando il Ministro Provinciale Frate Giovanni Battista Urso, senza un valido motivo, sollevò padre Benigno dall’incarico di rettore dei due conventi. Al suo posto 3 frati indiani e per padre Benigno, il contentino di guidarli nel loro nuovo incarico.