I gioielli di Gerardo Sacco a Palmi presso palazzo Bovi Il maestro orafo ha deliziato la platea con i suoi lavori e le novità dedicate alla Varia
di Fameli Foti Rosa
Gerardo Sacco, maestro orafo di Crotone, il 18 agosto 2019 ha portato i suoi lavori più belli e qualche novità dedicata alla Varia, presso il palazzo Bovi di Palmi (Rc). Le creazioni di Gerardo Sacco sono gioielli fatti a mano, dallo stile eclettico e multiforme, interamente pensati, disegnati e realizzati nel laboratorio-bottega del maestro orafo. Gioielli che ci conducono in uno spazio fatto di antichi mestieri e tecniche innovative da sperimentare. La passione e la capacità di voler tramandare alle future generazioni un sapere che, oltre alle abilità manuali, si alimenta di una continua ricerca volta all’originalità ed all’audacia. Per questo motivo Gerardo Sacco da sempre forma giovani aspiranti orafi trasformandoli in artigiani di comprovata esperienza. La mostra è visitabile dal 18 al 25 agosto; un’interessante sezione della mostra è dedicata alla Varia di Palmi. Per chi non lo sapesse, questa casa sorge sulle rovine della casa del noto musicista Nicola Antonio Manfroce (Palmi, 21 febbraio 1791 – Napoli, 9 luglio 1813).
Il maestro Gerardo Sacco parla delle sue opere in prima persona: “L’ultimissimo lavoro, l’anello scrigno, dal principio dei baci perugina, con all’interno un piccolo segreter dove inserire un messaggio che solo gli innamorati sanno. Ho fatto anche la Cappella di Stilo, una delle mie più belle creazioni: un vassoio con cinque porta bonbon. Poi il mosaico di capo Colonna, il quale ha vinto il premio mondiale dell’Unesco e premio Nazionale Mirabilia. Poi i vasi di Palmi in anteprima assoluta, cioè le figure di Màta e Grifone; la figura femminile mi ha ispirato la Mariagrazia Cucinotta. Poi un omaggio alla Varia di Palmi, dai giganti Mata e Grifone ed anche all’Animella in oro e argento”. All’interno dell’atrio di palazzo Bovi troviamo degl’abiti e gioielli che sono stati indossati da grandi interpreti della musica lirica e attrici internazionali come Liz Taylor (aida). In un’altra stanza l’arte sacra fa da padrona: “In occasione del cinquecentesimo anniversario della morte del Santo, ben venticinque anni fa creai queste opere, che raccontano la storia del Santo San Francesco di Paola.
Dall’attraversamento dello stretto di Messina. Inoltre ho creato una collana, che ricorda tutti i personaggi della Varia, in pietra blu cobalto incisa, che smontandola diventa un bracciale”. All’interno di questo palazzo dei primi del ‘900 troviamo il Sindaco Giuseppe Ranuccio, alcuni assessori e il presidente del comitato Varia. Inoltre incontriamo uno dei proprietari del palazzo, il signor Bovi Attilio: “I ragazzi del comitato Varia ci avevano chiesto di aprire le porte per fare questa mostra durante lo scorso inverno. Abbiamo accettato con piacere, è la prima volta che diamo questa possibilità. Abbiamo visto il maestro una settimana prima, venuto appositamente per sistemare tutti gl’oggetti. Io penso che i pezzi di carattere religioso siano i più importanti e che più rappresentano il maestro Sacco”. Chiediamo notizie su questa casa storica di Palmi, e Attilio ci spiega: “è probabile che sembri vecchia, ma è del 1930, ricostruita dal fratello di mio nonno, un ingegnere con l’hobby dell’architettura e disegno. Il primo disegno prevedeva una torretta, mai edificata. Non è vecchissima, ma su questa casa c’era la casa dove è nato il musicista Nicola Manfroce, caduta in seguito del terremoto. Troviamo comunque dei resti di quella casa, rimasti ancora intatti. Siamo una delle famiglie più antiche di Palmi: ci siamo io e mio fratello Cristoforo, mia cognata Antonella Patti e mia moglie. Poi c’è mia mamma la signora Mariarosaria Bonocore, napoletana d’origine, in ogni caso soddisfattissimi di questa iniziativa e speriamo di farne altre in futuro”.