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TAURIANOVA (RC), VENERDì 22 NOVEMBRE 2024

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I giovani industriali incontrano l’eurodeputata Laura Ferrara Al centro dell'incontro sono stati posti diversi temi riguardanti le politiche di sviluppo per il territorio reggino con particolare riferimento all'impresa giovanile e alle problematiche riguardanti le risorse della programmazione europea

I giovani industriali incontrano l’eurodeputata Laura Ferrara Al centro dell'incontro sono stati posti diversi temi riguardanti le politiche di sviluppo per il territorio reggino con particolare riferimento all'impresa giovanile e alle problematiche riguardanti le risorse della programmazione europea
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La sede di Confindustria Reggio Calabria ha ospitato un incontro dibattito con l’eurodeputata del Movimento 5 stelle, Laura Ferrara. L’iniziativa organizzata dal Gruppo Giovani Imprenditori di Reggio Calabria, presieduto da Samuele Furfaro, nel contesto di una riunione allargata del Comitato direttivo della stessa componente giovanile, ha visto la partecipazione anche del presidente dell’Associazione di via del Torrione, Giuseppe Nucera e del presidente dell’Unione Giovani Commercialisti ed Esperti contabili di Reggio Calabria, Francesco Caridi. Al centro dell’incontro sono stati posti diversi temi riguardanti le politiche di sviluppo per il territorio reggino con particolare riferimento all’impresa giovanile e alle problematiche riguardanti le risorse della programmazione europea.

“Abbiamo voluto fortemente questo confronto con l’onorevole Ferrara  – ha spiegato in apertura Furfaro – perché riteniamo che sul fronte della programmazione comunitaria e delle relative, ingenti, risorse, le rappresentanze imprenditoriali, in particolare giovanili, debbano agire senza tentennamenti pretendendo dalla classe politica risposte certe sullo stato dell’arte attuale e sulle azioni future”.

Sul tavolo sono state poste, inoltre, le questioni legate alla farraginosità della macchina burocratica regionale e alle tempistiche delle procedure dei bandi. “Tutti fattori – ha evidenziato Furfaro – che possono determinare la vita o la morte di una startup o di una piccola azienda. Attendere otto mesi per l’esito di una graduatoria è qualcosa di inaccettabile in una regione che deve disperatamente colmare il proprio gap competitivo con il resto del Paese e con i mercati internazionali. Dal sito Calabria Europa sembra di essere a metà dell’opera circa la spesa della programmazione 2014-2020 ma poi in effetti non è così. Sappiamo infatti che la Calabria è fanalino di coda nella gestione dei fondi diretti dunque occorre capire in tempi stretti se è un problema di scarsa conoscenza delle aziende o una mancanza di attenzione da parte dell’apparato burocratico, perché su questo si gioca la gran parte del tema della competitività del nostro tessuto produttivo”.

Sulla stessa lunghezza d’onda anche il presidente Nucera che ha messo in risalto l’urgenza di sbloccare le ingenti risorse a disposizione della Calabria. “Solo in opere pubbliche ferme parliamo di 1 miliardo e 350 milioni di euro. Senza dimenticare gli oltre 2 miliardi del Fesr. Non ci sono più alibi per nessuno, abbiamo aziende sane e imprenditori preparati come dimostrano le rappresentanze del nostro gruppo Giovani e abbiamo gli strumenti per innescare crescita economica e occupazionale. Rafforzeremo su questi temi il dialogo e il confronto già in atto con tutti gli interlocutori istituzionali e le parti sociali del territorio”.

“Sulla gestione dei fondi – ha detto l’onorevole Ferrara – c’è davvero tanto da fare. Spesso un bando parte spedito ma poi finisce nel nulla, basti pensare a quelli sui giovani imprenditori o sugli asili nido. Occorre snellire le procedure burocratiche e su questo punto ho presentato un’interrogazione alla Commissione europea. Serve poi una competenza specifica, sia in chi gestisce sia da parte di chi usufruisce dei fondi perché ancora oggi tutto appare troppo fumoso e incerto. E’ necessaria, inoltre, informazione e formazione per gli imprenditori, specie per i giovani. La trasparenza – ha aggiunto Ferrara – è un altro tema centrale, spesso la Regione non offre risposte chiare su punti cruciali tipo i parametri di spesa. E poi vorremmo conoscere il lavoro dell’ufficio di rappresentanza della stessa Regione presso l’Unione europea il cui ruolo potrebbe essere estremamente importante per migliorare l’interlocuzione con gli organi comunitari e promuovere costantemente le eccellenze calabresi, proprio come fanno, peraltro efficacemente, altre regioni italiane”.