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TAURIANOVA (RC), LUNEDì 16 DICEMBRE 2024

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I Lavoratori di Piana Ambiente abbandonati dai Sindaci e dalle istituzioni

I Lavoratori di Piana Ambiente abbandonati dai Sindaci e dalle istituzioni

| Il 25, Feb 2012

Romano (Cgil): “Si cerchino subito le soluzioni per risolvere i problemi”

I Lavoratori di Piana Ambiente abbandonati dai Sindaci e dalle istituzioni

Romano (Cgil): “Si cerchino subito le soluzioni per risolvere i problemi”

 

 

GIOIA TAURO – La scrivente Organizzazione Sindacale esprime tutta la propria vicinanza e sostegno alla lotta dei lavoratori di Piana Ambiente che da quasi tre mesi non percepiscono lo stipendio e da oltre un anno vivono una situazione angosciosa legata alla difficoltà dell’azienda di incassare le proprie quote per il servizio svolto nei comuni.

La volontà dei lavoratori di riunirsi in maniera autonoma in una assemblea permanente, rappresenta il culmine di una vicenda a cui il Commissariato per l’emergenza rifiuti,i Comuni e l’Azienda, non sono riusciti a dare la giusta direzione e la giusta organizzazione causando solamente un ulteriore danno economico ai lavoratori di Piana Ambiente, ai fornitori della stessa società con ricaduta anche sui dipendenti ed ai cittadini tutti che oggi, subiscono la mancanza di un servizio. Lo stato d’allerta che da mesi abbiamo lanciato, con diversi scioperi, sit-in in Prefettura ed incontri istituzionali anche presso la Provincia, fino ad oggi non hanno prodotto nessun risultato. Una situazione “GRAVE” che rischia di peggiorare ancora di più.

È da tempo che sosteniamo che ci preoccupa l’immobilismo dei Sindaci del territorio, di fronte ad una vicenda così complicata e dove in gioco ci sono 105 lavoratori, con relative famiglie al seguito. Ci preoccupa il fatto che ad oggi nessuno abbia sentito la necessità di andare a trovare i lavoratori per capire come poter trovare insieme a loro una via d’uscita. La situazione personale oggi di ognuno di loro e alla soglia della fame, oggi gli stessi lavoratori e le loro famiglie stanno vivendo sulla propria pelle il rischio di pignorameti per i mutui contratti nel tempo e a cui non riescono più a rispondere, e nei casi più disperati anche il taglio della luce o del telefono della propria abitazione. Siamo molto preoccupati da tutto quello che potrà succedere nei prossimi giorni e siamo preoccupati per il futuro dei lavoratori, che non possono permettersi il lusso nel nostro territorio di perdere il posto di lavoro, proprio perché la nostra terra è gia avara di lavoro e con una situazione lavorativa che nel territorio peggiora sempre di più. Sappiamo che chi subentra in questi generi di appalti, cerca sempre di non prendersi i lavoratori che vi ci lavorano e che sono legati all’appalto stesso e che nel momento in cui devono passare dall’azienda uscente a quella subentrante, gli viene negato il diritto, oppure vengono utilizzati a nero nella totale indifferenza dei sindaci affidatari. Ed è proprio per questo che chiediamo ai comuni che oggi hanno il servizio in scadenza con Piana Ambiente di aggiungere e di far prevedere nella nuova gara d’appalto per l’affidamento del servizio, il costo del personale già esistente con relativo elenco dei lavoratori che prestano servizio nell’appalto stesso. È infatti necessario oggi cercare di garantire nel caso di rinnovo di appalto, il passaggio dei lavoratori secondo quanto prevede l’articolo 2012 del codice civile e secondo l’articolo 6 del Ccnl Federambiente e come Cgil saremo presenti per vigilare che tutto si svolga secondo le regole ed i criteri di legge.

Stiamo vivendo oggi il fallimento di una gestione commissariale che ha raggiunto il suo apice, una gestione che dura da oltre 15 anni e che non è riuscita a risolvere il “problema rifiuti” in Calabria e che ha avuto l’unica vera conseguenza, lo sperpero di denaro pubblico a discapito dei cittadini. Lo diciamo e lo sosteniamo da tempo, che l’unico modello ecosostenibile e quello di una differenziata spinta che porti ad una raccolta mirata di tipo porta a porta, riuscendo così ad avere effetti consistenti e con delle ricadute positive per il territorio in termini economici, in termini ambientali ed ecosostenibili ed in termini occupazionali. Ci dispiace capire, che a quel piano di risanamento e di prospettiva che il Presidente Mallamaci aveva dato, segnando gli scenari presenti e futuri della società, oggi i sindaci del territorio non sentano la necessità di dare risposte serie.

Ci auguriamo che il buon senso degli amministratori locali prevalga sull’indifferenza e che a partire da subito cerchino le soluzioni al problema e se necessario scendano in piazza al fianco dei lavoratori.

REDAZIONE@APPRODONEWS.IT