I Liberal Democratici e il voto in Calabria L’analisi del Coordinamento Regionale della Calabria, tenutasi stamani presso la sede regionale del Partito
Anche se i Liberal Democratici calabresi non hanno partecipato alle elezioni del
4 marzo con propri candidati, non sono rimasti a guardare perché hanno scelto di
contribuire, attraverso un impegno serio e concreto, all’affermazione del centrodestra
ed in particolare di quelle forze politiche più omogenee ai principi di fondo della
cultura liberale.Il risultato dei 5Stelle in Calabria è stato davvero significativo (43,4%), accompagnato
dal crollo del PD (meno 9 punti percentuali) e dalla tenuta dignitosa di Forza Italia
con il suo 20,2%, decisamente più alto dei dati nazionali, con punte del 33,96 per
il centrodestra, soprattutto in alcune aree del Tirreno Cosentino, del Catanzarese
e del Reggino.Da sottolineare il risultato anche della Lega che arriva quasi al 6%, mentre è evidente
il fallimento della Sinistra di Leu che non tocca il 3%.Il successo di Cinque Stelle e Lega non è dovuto solo alle promesse elettorali,
ma alla rabbia, inquietudine, timore di non farcela più, di larghissimi strati della
popolazione calabrese che da anni lanciavano un grido d’allarme per una situazione
economica a limite della sopravvivenza: da incubo, a dire il vero.Da anni la Calabria subisce, inerme, una fase di declino economico, morale, sociale
e politico senza precedenti.I Liberal democratici già da tempo hanno denunciato questo stato di cose, e non
da ultimo attraverso una lettera aperta al Presidente della Regione in settembre.Il centrodestra avrebbe potuto fare di più sia in termini di opposizione al malgoverno
della sinistra sia costruendo una classe dirigente realmente espressione dei bisogni
dei territori. La campagna elettorale ci ha poi restituito in alcuni casi biografie
impresentabili che la gente non ha dimostrato di gradire.Il crollo del PD è invece un risultato pesante che segna il tramonto definitivo
di una intera classe dirigente autoreferenziale e miope.Le nette sconfitte politiche che il Pd calabrese ha subito negli anni non hanno insegnato
ai vertici di questo partito praticamente nulla.Il governo regionale presieduto da Mario Oliverio è il simbolo della triste situazione
calabrese: staticità, inefficienza, incompetenza. La Calabria sta morendo, strangolata
dalla disoccupazione e da mille problemi. E’ arrivato il momento di una netta inversione
di tendenza. Pertanto i Liberal Democratici calabresi chiedono al governatore Oliverio
di farsi da parte e rassegnare le dimissioni politiche. Le urne hanno bocciato senza
appello 4 anni di governo regionale a guida PD.Questo è il tempo dei fatti e non più delle parole. Abbiamo bisogno di risposte
concrete, partendo dai problemi reali e quotidiani dei calabresi, per evitare che
la nostra terra, a breve, si trasformi in un arido deserto privo di speranza e futuro.I Liberal Democratici Calabresi, pertanto, auspicano una immediata azione del fronte
moderato alternativo alla sinistra per costruire da subito un programma di governo
e una squadra credibile. Non possiamo più perdere altro tempo. Dobbiamo mettere
in moto la macchina della buona politica puntando sul lavoro. La Calabria può ancora
farcela, nonostante tutto. Ma serve una svolta seria e netta rispetto all’immobilismo
parassitario del Pd e di Oliverio.Il Coordinatore Regionale Ciro Giovanni Palmieri (Liberal Democratici Calabria)