“I licenziamenti della Fondazione Campanella sono a carico della politica calabrese” Dure le parole di Rosanna Scopelliti, deputata di Ncd
L’On. Rosanna Scopelliti, deputata di Ncd, interviene
in merito ai licenziamenti dei 172 lavoratori in esubero della Fondazione
per la ricerca e la cura dei tumori “Tommaso Campanella” di Catanzaro, polo
encologico d’eccellenza, a seguito della drastica riduzione dei
finanziamenti e dei posti letto. “Quando ho appreso di questi licenziamenti
– dice la parlamentare calabrese, in una nota – avevo ancora nelle orecchie
le parole di Papa Francesco pronunciate poche ore prima durante l’udienza
generale del mercoledì sulla vicenda Meridiana: ‘Vi prego, per piacere,
nessuna famiglia resti senza lavoro’. Ho sentito una stretta al cuore,
perchè nei fatti il datore di lavoro di queste 172 famiglie calabresi è
l’ente regionale, quindi è come se l’appello accorato del Papa fosse
rivolto anche a tutta la classe dirigente calabrese, che in questi anni non
ha saputo, o voluto, trovare una soluzione efficace utile a scongiurare la
perdita di questi ed altri posti di lavoro”.
“Con quale credibilità politica – continua la deputata – ci si può
presentare agli elettori calabresi per le prossime elezioni regionali, se
si è di fatto eredi delle giunte regionali che hanno causato questo
scempio? Con quale coraggio si potranno guardare in faccia i lavoratori
licenziati, e le loro famiglie, vittime di una trascuratezza istituzionale
senza scusanti, e che possono rappresentare simbolicamente tutti i padri e
madri di famiglia disoccupati, i giovani alla disperata ricerca di un
lavoro, gli LSU-LPU sottoccupati, i precari?”.
“Proprio per questo – ha esortato l’On. Scopelliti – credo sia
indispensabile che tutti i candidati che competeranno per la carica di
Presidente della Regione Calabria concentrino su questo dramma sociale
tutti i fondi possibili e assumano come primo impegno quello di trovare una
soluzione per questi 172 lavoratori di un centro oncologico che rappresenta
l’eccellenza regionale, e che non merita – conclude la deputata Ncd – la
trascuratezza colpevole in cui è stato abbandonato dai diversi governi
regionali che si sono succeduti negli ultimi quindici anni”.