I militanti di Fiamma hanno ripulito il lungomare di Cropani
Come da impegni presi pubblicamente domenica scorsa i militanti missini si sono portati sul Lungomare di Cropani per ripulirlo e per chiedere, distribuendo circa 500 volantini, rispetto per Cropani, per i suoi cittadini e per i tanti turisti che affollano il luogo e, soprattutto, che potrebbero frequentarlo in futuro.
La pattuglia missina era guidata dal referente locale Michele Basile, dal segretario provinciale Lorenzo Scarfone e dalla dirigente nazionale Annamaria Sgromo. Assieme ad alcuni militanti locali si è vissuto un pomeriggio azione e militanza vera, durante il quale abbiamo toccato con mano quanto sia reale il fatto che esporre uno striscione e qualche bandiera, magari mentre vengono distribuiti alcuni volantini e si procede a porre in essere una azione concreta a favore della Comunità locale, apra scenari e provochi commenti inaspettati ed interessanti, così come da anni và affermando il dirigente nazionale del Movimento Umberto Maggi.
Avviene così che tanti si avvicinino curiosi, chiedano interessati e, spesso, si dichiarino disponibili a militare o a collaborare con noi sostenendo le nostre battaglie. Ma anche i tanti che comunque ci spronano a continuare ad operare, finalmente, a favore di Cropani, dei suoi cittadini e dei loro bisogni. Ed anche che ci vengano a raccontare dei tanti problemi del paese come, ad esempio, il fatto che diverse zone del paese siano sfornite di illuminazione pubblica (vedi Via San Tommaso d’Aquino) o la mancata autorizzazione al mercatino del Lunedì (tradizionale appuntamento estivo dei cropanesi), ma anche la carente toponomastica o il livello alto delle imposte locali.
I rappresentanti del Movimento assicurano tutti che le problematiche suggerite saranno sottoposte all’attenzione dei “convitati di pietra”, ossia i silenti Commissari Prefettizi che gestiscono attualmente il Comune, finora chiusi a qualsiasi richiesta di dialogo e tenacemente chiusi nelle stanze dei palazzi comunali, quasi a mo’ di moderne “torri d’avorio”.